mercoledì 15 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

LA SFIDA DI AVIVA NEL FINTECH

Il gruppo britannico ha stanziato 100 milioni di sterline da investire in start up entro il 2020.  

Aviva plc (nella foto, la sede di Londra) vuole trasformarsi in una società fintech. Lo ha detto il ceo Mark Wilson al recente incontro londinese in cui la società ha fatto il punto sugli investimenti e sulle strategie tecnologiche e digitali adottate per porsi alla guida dell’evoluzione del settore assicurativo.

Secondo quanto si legge in una nota, Aviva investe oggi circa 100 milioni di sterline all’anno per l’evoluzione digitale dei propri prodotti e della propria struttura interna, «un impegno che negli ultimi due anni si è concretizzato anche attraverso il lancio dei digital garage di Londra e Singapore, a cui a inizio 2017 si è aggiunto quello di Toronto». Si tratta di «vere e proprie fucine creative separate dalle sedi centrali, dove centinaia tra tecnici, designer e creativi sperimentano, esplorano e testano l’assicurazione del futuro, oltre a lavorare continuamente per affinare gli strumenti di customer service. Il tutto con un unico obiettivo: andare incontro alle esigenze dei consumatori che cambiano».

Gli investimenti di Aviva destinati all’innovazione non si limitano a quelli per la trasformazione interna. La società ha anche lanciato un fondo di venture capital finalizzato «all’individuazione e al finanziamento di progetti unici e innovativi, capaci di plasmare il futuro dell’assicurazione. Avviato nel 2015, il fondo può contare su 100 milioni di sterline, da investire entro il 2020, per sostenere start up che operano in quattro aree: internet of things, data analytics, miglioramento della customer experience e dei sistemi di distribuzione».

A oggi i finanziamenti concessi sono già stati sette. Fra questi ci sono quello da 4 milioni di sterline alla Owlstone Medical Ltd, società di diagnostica impegnata nello sviluppo di una sorta di “etilometro” il cui obiettivo è quello di individuare i primi sintomi del cancro ai polmoni o al colon-retto (grazie al contributo di Aviva è arrivata a raccogliere fondi per 19,3 milioni di sterline totali) e quello di 5 milioni di sterline alla start up insurtech inglese Neos (impegnata nello sviluppo di un prodotto che utilizza l’Internet of Things e gli smart home devices per la protezione delle abitazioni da fuoco, furti e allagamenti).

Aviva ha inoltre sottoscritto diversi accordi sparsi per il mondo. La stessa Aviva ha ricordato quello con il fondo cinese Hillhouse Capital e Tencent, società internet cinese, per dare vita a una compagnia assicurativa basata a Hong Kong che si focalizzerà sull’assicurazione digitale. Aviva, inoltre, è partner di Plug & Play, acceleratore mondiale di startup con base nella Silicon Valley. In Italia, la società collabora con varie realtà dell’innovazione tra cui PoliHub, start up district&incubator del Politecnico di Milano. (fs)

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