Da qualche settimana la rappresentanza agenziale tutela gli interessi sia degli agenti ex Amissima, sia di quelli Hdi “storici”, che hanno unito le forze. Il riconfermato presidente parla in questa intervista degli obiettivi che si intendono raggiungere. Ma anche…
Per Stefano Passerini è stata una grande soddisfazione. Riunire in un unico gruppo agenti coloro che hanno un mandato Hdi. Una operazione che si è realizzata qualche settimana fa a Roma, in occasione del congresso del Gruppo agenti Hdi Assicurazioni. In quella circostanza hanno unito le forze gli agenti ex Amissima (cioè gli iscritti al Gruppo agenti assicurativi Amissima, nel frattempo ridenominato Gruppo agenti Hdi Italia) e quelli “storici” di Hdi (che in passato non avevano mai costituito una rappresentanza agenziale). Il congresso era elettivo e a testimonianza di questa unione di intenti è stata presentata un’unica lista costituita da agenti di entrambe le parti. Il congresso ha confermato alla carica di presidente Passerini.
«A Roma il numero dei rappresentati era equamente distribuito fra colleghi Hdi “storici” e quelli provenienti dall’esperienza Amissima», spiega Passerini in questa intervista concessa a Tuttointermediari.it. «È stata un’assemblea partecipata anche dal punto di vista emozionale perché ci sono stati alcuni interventi di colleghi Hdi “storici”, anche di età avanzata, che non hanno nascosto la loro commozione per il fatto di avere coronato un sogno. Per molti di loro, infatti, avere un gruppo agenti ha rappresentato un miraggio anche perché la compagnia ha posto degli ostacoli alla costituzione di una rappresentanza. Oggi si sentono più tutelati».
Domanda. E anche rappresentati, visto che uno di loro è stato eletto alla vice presidenza, indicato nella lista unica che ha portato alla sua conferma alla presidenza.
Risposta. Sì. I vice presidenti sono due: Giovanni Munafò, ex Amissima, e Alberto Leone, agente Hdi “storico”. Il nuovo gruppo dirigente è nato dall’unione di quei valori espressi da entrambe le parti. Presentando una lista unica abbiamo evitato qualsiasi tipo di conflitto. Devo dire che i colleghi Hdi “storici” hanno molto apprezzato il nostro atteggiamento di apertura. Questa unione di intenti sarà molto importante nelle trattative con la compagnia.
D. Come ha intenzione di muoversi, il gruppo agenti, in futuro?
R. La mia relazione si è incentrata sostanzialmente su tre punti fondamentali. Innanzitutto la possibilità di avere una maggiore autonomia nell’assunzione dei rischi rispetto alle autorizzazioni concesse dalla compagnia. In particolare abbiamo chiesto che le agenzie meritevoli siano più autonome sia in relazione allo sconto da applicare, sia in relazione alle autorizzazioni rilasciate. Tenga conto che nel 90% dei casi vengono poi concesse, il che vuol dire che non siano necessarie. Il secondo punto riguarda la trasparenza sui dati dei sinistri: le nostre agenzie devono poter lavorare in modo tranquillo e ricevere un approfondimento da parte della compagnia nel caso dovessero sorgere dei problemi per improvviso cambiamento dell’andamento tecnico. Questo tutela la gli agenti dal punto di vista della convinzione di svolgere il proprio lavoro per Hdi Assicurazioni. È un vantaggio anche per la compagnia. Il terzo pilastro è rappresentato dal fatto che abbiamo chiesto alla compagnia di aprire, all’inizio del 2024, un tavolo che abbia come tema la redditività di agenzia.

D. Quindi chiederete un aumento delle provvigioni?
R. Qualcuno lo definisce così. Io dico redditività nel senso che la compagnia deve considerare non solo il suo bilancio, ma anche quello delle agenzie perché ne va dell’interesse comune. Noi e la compagnia siamo sulla stessa barca e dobbiamo remare nella stessa direzione. Se le agenzie vanno in difficoltà dal punto di vista economico non remano e non portano i risultati a casa… ma vorrei aggiungere un altro aspetto in merito a quello che vogliamo fare…
D. Prego.
R. C’è un quarto pilastro e riguarda l’informatica: è ora di finirla col fatto che la parte assicurativa sia schiava di quella informatica Deve essere il contrario. Dobbiamo cambiare questo paradigma Non è più possibile non riuscire a fare delle polizze perché l’informatica non ce lo permette. Lavoreremo per cambiare le cose.
D. Dopo il congresso di unificazione, quali sono i numeri del Gruppo agenti Hdi Assicurazioni in termini di rappresentanza? Quante sono le agenzie iscritte?
R. Su 850 agenzie complessive che hanno il mandato Hdi sono circa 600 quelle che aderiscono al Gruppo agenti Hdi Assicurazioni. Le agenzie non iscritte sono in parte plurimandatarie con mandati di compagnie di grandi dimensioni e che collaborano con Hdi per una parte molto residuale. Come spesso accade c’è poi una parte di agenti scettici che speriamo di convincere in relazione ai risultati che porteremo a casa.
D. A proposito di risultati. Ne avete centrati due importanti.
R. Direi clamorosi, raggiunti proprio contestualmente all’unione degli agenti ex Amissima e Hdi “storici”. Il primo relativo alla cassa di previdenza agenti. Hdi aveva una cassa di previdenza che prevedeva un contributo da parte della compagnia di 1.035 euro, il minimo sindacale fissato dall’Ana. Ebbene, questa cifra è stata raddoppiata. Mentre per i colleghi Hdi “storici” è un grande risultato, per noi aver mantenuto un privilegio rispetto a quello che era il mondo Hdi è stato importante. L’altro risultato straordinario riguarda la decisione da parte della compagnia, su nostra imbeccata, di classificare tutti gli eventi naturali accaduti nei mesi di giugno e luglio scorsi e avvenuti nelle regioni del Nord Italia come un unico sinistro, con un taglio della punta del 30%. Per le agenzie interessate significa poter raggiungere i rappel previsti. Tenga presente che ci sono stati agenti che hanno aperto anche 100 sinistri in un giorno…Le lascio immaginare la loro disperazione…
D. Come è, attualmente, il rapporto con la mandante?
R. È caratterizzato da un dialogo costruttivo. Ho trovato una direzione commerciale molto seria. Da parte nostra stiamo adottando una politica dei piccoli passi, anche con l’obiettivo di far comprendere alla mandante che il gruppo agenti è un aiuto per l’impresa e non una controparte.
D. State trattando qualche accordo (integrativo, sinistri, dati, altro) in scadenza?
R. No. Per il momento non ci sono accordi particolari a termine. Ho aspettato volutamente questa unificazione perché adesso si possa andare tutti insieme (agenti ex Amissima e agenti Hdi “storici”) a parlare alla compagnia come soggetto rappresentativo di tutti. Oggi la costruzione del futuro passa dal lavoro che faremo tutti insieme.
Fabio Sgroi
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