Tutti e tre sono stati gli artefici della nascita dell’Associazione agenti Allianz. Trotta: «Tanto di quello che abbiamo realizzato è stato il frutto della sua intelligenza e saggezza». Rosato: «Perdiamo un Grande Uomo con veri valori umani e professionali».

Hanno condiviso insieme un cammino importante, quello che ha portato alla nascita dell’Associazione Agenti Allianz. Una operazione che si è concretizzata grazie alla volontà dei presidenti dei tre gruppi agenti che poi si sono sciolti per dar vita, appunto, alla Tripla A: Massimo Gabrielli per il Gruppo Agenti Allianz Subalpina, Tonino Rosato per l’Unione Italiana Agenti Allianz e Giovanni Trotta per il Gruppo Agenti Lloyd Adriatico.
A febbraio del 2014, a Roma, nasceva l’Associazione Agenti Allianz. In quella circostanza è stato deciso un periodo di transizione (da un anno a 18 mesi), con a capo i tre presidenti dei tre gruppi agenti sciolti. Una fase in attesa del consolidamento. Dopo quasi 13 mesi è arrivata la convocazione del congresso di Riccione e l’elezione del primo, unico, presidente dell’associazione.
Ecco perché Gabrielli rimarrà nella storia di questo grande gruppo agenti ed ecco perché, i due suoi amici più fidati in quel periodo (e non solo) oggi ne piangono la scomparsa.
Rosato e Trotta hanno ricordato Gabrielli postando alcuni messaggi sul profilo facebook dell’amico.
Trotta ne ha ricordato «l’eleganza, la signorilità e l’equilibrio» che hanno «segnato la nostra vita professionale. Sei stato un amico e collega sempre schietto e pacato, onesto e leale. Quanti bei ricordi affiorano la mia mente in questo momento. Tanto lavoro e sacrificio a fronte di poca riconoscenza, le giornate e serate insieme, gli sfottò, la passione le arrabbiature, le visioni, la diversità di pensiero messa a fattor comune. Il coraggio di un progetto impensabile e irraggiungibile ma poi pensato, ragionato, voluto e raggiunto. Che bella persona che sei. Sei! Perché sei e resterai sempre nel mio cuore».

Rosato, nella giornata di ieri, ha sentito Gabrielli: «Ci siamo parlati, abbiamo ricordato i momenti belli e i momenti vissuti con il peso di enormi responsabilità. Non ci credo ancora che non potrò più sentirlo giornalmente per cercare un po’ di positivo in una situazione pesantissima. Un Grande Uomo con veri valori umani e professionali».
«Massimo è sempre stato un punto di riferimento», ha ricordato ancora Trotta, «è il punto di equilibrio tra noi tre. Tanto di quello che abbiamo realizzato è stato il frutto della sua intelligenza e saggezza. Abbiamo perso un pezzo di noi».
«Sono veramente addolorato», ha aggiunto Rosato, «e non riesco ad accettare la realtà. Mi aspetto che da un momento mi chiami per dirmi di rimanere calmo, di non arrabbiarmi per qualcosa che comunque sapremo gestire insieme come abbiamo sempre fatto, ma questa volta ho tutte le ragioni per essere veramente arrabbiato».
Fabio Sgroi
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