Il presidente dell’istituto di vigilanza: «Nel quinquennio 2013-2017 il premio medio, al netto delle componenti fiscali e parafiscali, è sceso di oltre 100 euro».

Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass, nelle sue considerazioni sull’attività svolta dall’istituto di vigilanza nel corso del 2017 ha parlato anche del comparto dell’assicurazione obbligatoria dei veicoli per responsabilità civile (Rc auto), che ha visto «solo stabilizzarsi il valore complessivo dei premi».
Rossi ha ricordato la causa principale della «lunga» diminuzione degli anni scorsi e cioè la «riduzione dei premi unitari dovuta a quella della sinistrosità, sia per effetto della recessione, ormai peraltro da tempo terminata, sia per successi nella lotta alle frodi». Nel quinquennio 2013-2017 il premio medio, al netto delle componenti fiscali e parafiscali, «è sceso di quasi un quarto, oltre 100 euro», ha precisato il presidente dell’Ivass. «Sono molto diminuite anche le disparità di prezzo sul territorio: ad esempio, il differenziale Napoli-Aosta si è più che dimezzato, passando dagli oltre 400 euro del 2012 a meno di 200 lo scorso anno».
Alla discesa dei prezzi ha contribuito in particolare la diffusione della “scatola nera”, montata sugli autoveicoli degli assicurati che la chiedono. «Per le compagnie è un modo per controllare i sinistri e gli stili di guida, con l’effetto secondario ma importante di indurle ad ammodernare i loro sistemi informatici; gli assicurati ne ricavano appunto uno sconto sul premio da pagare».
Nel periodo 2013-2017 le polizze con scatola nera, ha ricordato Rossi, «sono passate dal 10% a oltre il 20% del totale, con punte nelle aree meridionali del 60%, portando così il mercato italiano in testa alle classifiche mondiali di diffusione della motor connected insurance».
Una spinta potrà venire dalla legge sulla concorrenza del luglio dello scorso anno, che promuove tra l’altro un’ulteriore diffusione della scatola nera e un rafforzamento della lotta alle frodi. «L’Ivass ha emanato lo scorso marzo un nuovo regolamento ed è pronto a svolgere il resto degli adempimenti che la legge gli assegna, ma attende per questo i necessari decreti ministeriali attuativi. La scatola nera non è l’unica novità che interessa il comparto auto. Altri fattori innovativi, alcuni futuribili ma già all’attenzione delle autorità, sono ad esempio l’abbandono graduale della proprietà privata dei veicoli in favore del semplice utilizzo all’occorrenza, come nel car sharing, la condivisione dei veicoli come nel car pooling o la diffusione di veicoli a guida assistita o addirittura autonoma».
In merito a questi ultimi aspetti, di carattere tecnologico, Rossi ha richiamato la necessità per le imprese assicurative di «usare di più le tecnologie innovative anche per rivedere forme contrattuali, prassi e modelli di business».
L’Ivass «ha fatto e sta facendo molto nel settore auto, per quel che gli compete: la dematerializzazione degli attestati, anche allo scopo di inibire comportamenti elusivi da parte degli assicurati; l’Archivio integrato antifrode (Aia), potente strumento di contrasto delle frodi; la nuova applicazione da mettere gratuitamente a disposizione degli assicurati perché essi possano fare dei preventivi corretti, districandosi fra le tante offerte del mercato. La nuova applicazione è di enorme utilità potenziale per il pubblico, anche perché completa e imparziale: una volta affinata e lanciata andrà fatta conoscere agli utenti, in modi che stiamo studiando».
Fabio Sgroi
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