L’istituto di vigilanza aveva adottato alcune iniziative quando si era in pieno lockdown. Ora la situazione torna alla normalità.
L’Ivass ha reso noto di avere ripristinato i termini ordinari previsti per la gestione dei reclami; è ripresa, inoltre, la regolare erogazione dei servizi postali.
Nelle scorse settimane, in pieno lockdown, l’istituto di vigilanza aveva consentito temporaneamente alle compagnie assicurative e agli intermediari interessati una dilazione dei termini stabiliti dai Regolamenti n. 24/2008 e n. 41/2018 per dare risposta ai reclami e alle richieste di informazioni di assicurati e aventi diritto alle prestazioni. La dilazione rispondeva a esigenze legate alle difficoltà operative conseguenti alla situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19.
Nel corso della fase critica dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, il settore postale, particolarmente esposto al rischio di contagio per via dell’elevata concentrazione di forza lavoro e del contatto diretto con la clientela finale, è stato interessato dall’adozione di alcune misure straordinarie volte a contenere il rischio, pur garantendo l’erogazione dei servizi postali essenziali.
L’Ivass, raccogliendo una specifica richiesta di intervento avanzata dall’Agcom che evidenziava problematiche operative e gestionali del servizio postale, ha chiesto alle imprese di privilegiare l’utilizzo della posta elettronica e dei mezzi telematici di comunicazione per l’invio delle comunicazioni alla clientela, riservando il ricorso al servizio postale soltanto ai casi in cui ciò sia strettamente indispensabile.
L’Agcom, ha precisato l’Ivass, ha recentemente segnalato che è venuta meno la condizione di criticità a suo tempo rappresentata e che la situazione dei servizi postali è tornata alla normalità.
Fabio Sgroi
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