È gestito dall’istituto di vigilanza e ha l’obiettivo di prevenire e contrastare le frodi nel settore Rc auto.
È entrato in vigore il decreto interministeriale che istituisce l’archivio informatico integrato antifrode (Aia) gestito dall’Ivass. Si tratta, spiega l’istituto di vigilanza, di uno «strumento funzionale alla prevenzione e al contrasto delle frodi assicurative nel settore della Rc auto». In pratica, sulla base delle informazioni che vi confluiscono, l’Aia elabora, per ogni sinistro Rc auto, un indicatore di potenziale rischio di frode.
In questa prima fase, nell’archivio confluiranno le informazioni contenute nella banca dati sinistri, anagrafe testimoni e danneggiati, nella banca dati dei contrassegni assicurativi, nell’archivio nazionale dei veicoli, nell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, nel Pubblico registro automobilistico e nel ruolo dei periti assicurativi.
Solo in un secondo momento, confluiranno nell’archivio altre basi dati che renderanno disponibili informazioni riferite prevalentemente ai soggetti coinvolti direttamente o indirettamente nei sinistri, ampliando così la base informativa su cui elaborare l’indicatore di potenziale rischio di frode. (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA