Riccardo Cesari, consigliere dell’istituto di vigilanza, all’ultima convention di Anapa: «Mai come oggi è necessaria la capacità di intermediazione coniugata con un’elevata capacità professionale, indispensabili per aiutare una clientela disorientata e bersagliata da informazioni quantitativamente illimitate e qualitativamente molto incerte».
Non è la prima volta che l’Ivass si esprime positivamente in merito all’importanza del ruolo svolto dagli agenti di assicurazione. E capita anche di prendere in modo palese le loro difese.
Nel corso dell’ultima convention di Anapa Rete ImpresAgenzia di qualche settimana fa, Riccardo Cesari, consigliere dell’Ivass, non solo ha elogiato il ruolo di questi intermediari («Mai come oggi è necessaria, in una realtà economica estremamente complessa, la capacità di intermediazione coniugata con un’elevata capacità professionale, indispensabili per aiutare una clientela disorientata e bersagliata da informazioni quantitativamente illimitate e qualitativamente molto incerte», ha affermato nel corso del suo intervento), ma ha anche difeso la loro peculiarità («L’agente di assicurazione è un intermediario e un professionista, due qualificazioni che negli ultimi tempi sono state oggetto di critiche e censure, per non dire di peggio, in nome della disintermediazione e del pressapochismo, tanto amato dalle componenti meno virtuose della rete»).
Il consigliere dell’Ivass ha sottolineato, fra le altre cose, come l’agente svolga «un ruolo sociale rilevante, contribuendo a diffondere la cultura assicurativa e a garantire trasparenza e correttezza verso la clientela». (fs)
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