giovedì 16 Ottobre 2025

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L’IVASS DISPONE IL DIVIETO DI COMMERCIALIZZARE UNA POLIZZA DI ASSICURATRICE MILANESE

Si tratta di un prodotto legato alla Rc professionale medica. Per l’istituto di vigilanza presenta delle «criticità». La compagnia: «provvederemo alla piena attuazione delle misure correttive dell’Ivass».

 

Assicuratrice MilaneseL’Ivass ha disposto il divieto di commercializzazione della polizza Responsabilità civile professionale medico di Assicuratrice Milanese, compagnia che ha sede a S. Cesario sul Panaro (Modena). Il provvedimento dell’istituto di vigilanza tiene conto delle «criticità emerse con riguardo all’offerta e all’esecuzione dei contratti» relativi appunto a questo prodotto.

In particolare, il divieto è scattato a partire dallo scorso 29 maggio. L’Ivass ha disposto il divieto di rinnovo automatico per i contratti in essere relativi a questa polizza, che rechino clausole di proroga tacita, previa formulazione di apposita disdetta nel rispetto dei termini contrattuali. Il provvedimento, ha sottolineato l’Ivass, è valido fino a quando lo stesso istituto di vigilanza accerterà la corretta implementazione, da parte di Assicuratrice Milanese, di specifiche misure correttive.

Nel dettaglio la compagnia dovrà:

  • «effettuare una revisione critica dei prodotti commercializzati, ridisegnando prodotti più specificamente calibrati in funzione dei differenti target di clienti a cui sono destinati e delle specifiche esigenze di copertura manifestate (prevedendo per esempio la costruzione di due distinti prodotti, uno riguardante i rischi derivanti dall’attività svolta dai medici presso strutture pubbliche o private, l’altro concernente l’attività di tipo ambulatoriale svolta dai professionisti);
  • adottare particolare cautela nella fase assuntiva dei rischi, verificando, caso per caso, l’adeguatezza del prodotto offerto rispetto alle specifiche esigenze dei singoli professionisti e prevedendo, a tal fine, anche apposite domande nel modulo di adeguatezza per accertare l’esistenza di altre coperture di “primo rischio” (personali o della struttura di appartenenza);
  • indicare con chiarezza, sia nel modulo di adeguatezza che nelle condizioni di contratto, che in mancanza di una copertura di “primo rischio” la polizza non è operativa per i medici che operino esclusivamente all’interno di una struttura sanitaria;
  • impartire adeguate istruzioni alla rete di distribuzione per le verifiche sull’adeguatezza del prodotto rispetto alle specifiche esigenze del cliente e per la corretta gestione dell’informativa precontrattuale;
  • in fase di concreta attuazione dei presidi di controllo demandati all’alta direzione per la verifica del corretto operato della rete di vendita e dei liquidatori, individuare soluzioni idonee ad assicurare il rispetto dei previsti obblighi di diligenza, trasparenza e correttezza nonché dei principi indicati nel nuovo documento di policy liquidativa elaborato dal consiglio. Funzionale al raggiungimento di tale obiettivo appare la definizione ex ante, nel regolamento operativo dell’area sinistri, delle situazioni in cui può essere incontrovertibilmente eccepita l’inoperatività della polizza da parte dei legali esterni e la revisione dei criteri di determinazione della penale prevista per evitare comportamenti dilatori nella gestione dei sinistri da parte degli outsourcer (per esempio considerando ai fini del calcolo della penale tutti i sinistri e non solo quelli della “serie 2015”)».

Assicuratrice Milanese è stata invitata a produrre, entro 90 giorni dalla data della ricezione del provvedimento, ogni utile documentazione idonea a comprovare l’adozione delle misure richieste e la loro idoneità a superare i profili di violazione e di irregolarità accertati. Con una nota apparsa sul proprio sito (e firmata dal presidente Daniele Camarda) la compagnia ha precisato che «provvederà alla piena attuazione delle misure correttive».

Fabio Sgroi

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