Nel bollettino di novembre scorso sono stati radiati 4 agenti, 3 iscritti in E e 2 broker. Ecco le motivazioni dei provvedimenti.
Nel bollettino di novembre scorso sono stati 10 i provvedimenti di radiazione dell’Ivass nei confronti di ex intermediari assicurativi, ma anche di una società iscritta alla sezione A del Rui. Si tratta di ex agenti, broker e iscritti alla sezione E del Rui. Ecco chi sono e i motivi che hanno portato l’istituto di vigilanza ad assumere questa decisione:
– Paolo Briatico, ex agente operativo in Lombardia, per aver violato gli articoli 117 (obblighi di separazione patrimoniale) e 183 (regole di comportamento) del Codice delle assicurazioni private (Cap), e gli articoli 47 (regole generali di comportamento), 54 (obblighi di separazione patrimoniale) e 62 (violazioni alle quali si applicano le sanzioni disciplinari) del Regolamento Isvap n. 5/2006;
– Amedeo Di Tommaso, ex broker, per aver violato gli articoli 183 (vedi sopra) del Cap e gli articoli 47 e 62 del Regolamento Isvap n. 5/2006;
– Luigi Colò, ex intermediario di Riva del Garda (Trento) iscritto alla sezione E del Rui, per aver violato l’articolo 62, comma 2, lettera A (casi in cui è prevista la radiazione), punti 4 (mancata rimessa alle imprese di somme percepite a titolo di premi assicurativi o indebita acquisizione di somme, destinate ai risarcimenti o ai pagamenti, dovute dalle imprese agli assicurati o ad altri aventi diritto) e 7 (comunicazione o trasmissione di informazioni e consegna o trasmissione di documenti, al contraente o all’Ivass, non rispondenti al vero) del Regolamento Isvap n. 5/2006, e il combinato disposto degli articoli 117, comma 1 (i premi pagati all’intermediario e le somme destinate ai risarcimenti o ai pagamenti dovuti dalle imprese di assicurazione, se regolati per il tramite dell’intermediario, sono versati in un conto separato, del quale può essere titolare anche l’intermediario espressamente in tale qualità, e che costituiscono un patrimonio autonomo rispetto a quello dell’intermediario medesimo) del Cap e 54 del Regolamento Isvap n. 5/2006; l’articolo 183 del Cap in combinato disposto con l’articolo 47, comma 1, lettera A (nello svolgimento dell’attività di intermediazione, nell’offerta dei contratti e nella gestione del rapporto contrattuale, gli intermediari devono comportarsi con diligenza, correttezza, trasparenza e professionalità nei confronti dei contraenti e degli assicurati), B (osservare le disposizioni legislative e regolamentari, anche rispettando le procedure e le istruzioni a tal fine impartite dalle imprese per le quali operano) e D (agire in modo da non recare pregiudizio agli interessi dei contraenti e degli assicurati), del Regolamento Isvap n. 5/2006;
– Emilio Pignoloni, ex agente, per aver violato gli articoli 117 e 183 del Cap, e gli articoli 47 e 62 del Regolamento Isvap n. 5/2006. L’Ivass ha anche cancellato dal Rui la società Pignoloni sas di Pignoloni Emilio & C., con sede ad Ascoli Piceno, nei confronti della quale ha comminato una sanzione di 15.500 euro riportata sempre nel bollettino di novembre scorso (per mancato rispetto delle regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti degli assicurati in 2 occasioni e per mancato rispetto dell’obbligo di separazione patrimoniale). Va ricordato che nel bollettino di luglio 2015 l’istituto di vigilanza aveva inflitto un’altra multa a questa società: 6.000 euro per non aver rispettato le regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti degli assicurati in 3 casi;
– Riccardo Nassini, ex intermediario operativo in Toscana, iscritto alla sezione E del Rui, per aver violato gli articoli 117 e 183 del Cap, e gli articoli 47, 54 e 62 del Regolamento Isvap n. 5/2006;
– Maurizio Denicolò, ex broker a Tortona (Alessandria), per aver violato l’articolo 183 del Cap e gli articoli 47 e 62 del Regolamento Isvap n. 5/2006;
– Sergio Petroni, ex intermediario di Ina Assitalia a Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia), iscritto alla sezione E del Rui, per aver violato gli articoli 117 e 183 del Cap e gli articoli 47 e 62 del Regolamento Isvap;
– Giuseppe Ciambechini, ex agente, per aver violato gli articoli 117 e 183 del Cap, e gli articoli 47, 54 e 62, comma 2, lettera A, punti 2 (contraffazione o falsificazione della documentazione contrattuale), 3 bis (rilascio di false attestazioni in sede di offerta o di esecuzione del contratto di assicurazione), 4 e 7, e lettera B (censura), punto 16 (stipulazione di contratti di assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e i natanti) del Regolamento Isvap n. 5/2006. Sempre nello stesso bollettino di novembre è riportata anche una multa nei confronti di Ciambechini (ordinanza inviata presso la residenza di Servigliano, comune in provincia di Fermo): 25.000 euro per mancato rispetto dell’obbligo di separazione patrimoniale e per mancato rispetto delle regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti degli assicurati in 15 occasioni;
– Giovanni Maria Lizio, ex agente, per aver violato gli articoli 117, 120 (informazione precontrattuale e regole di comportamento) e 183 del Cap, e gli articoli 47, 54 e 62 del Regolamento Isvap n. 5/2006. Allo stesso Lizio l’Ivass ha comminato una sanzione (ordinanza recapitata presso la residenza di Reggio Calabria) di 26.000 euro (sempre riportata nel bollettino di novembre 2016) per mancato rispetto dell’obbligo di separazione patrimoniale, delle regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti degli assicurati in 14 occasioni e degli obblighi di informativa precontrattuale e di adeguatezza dei contratti offerti in 9 casi.
Fabio Sgroi
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