Il gruppo ha chiuso l’esercizio a quota 25,6 milioni (ante imposte). La raccolta premi complessiva è stata di oltre 1,13 miliardi di euro.
Il gruppo Itas (nella foto, la sede), a un anno dall’integrazione delle branch italiane di Rsa, ha chiuso con un utile consolidato ante-imposte pari a 25,6 milioni di euro, «ampiamente superiore» agli obiettivi prefissati da piano industriale, ha sottolineato lo stesso gruppo trentino. La raccolta premi complessiva è stata di oltre 1,13 miliardi di euro.
Il patrimonio ha sfiorato i 387 milioni di euro, con un aumento di oltre 9 milioni di euro rispetto al 2015. Il patrimonio della capogruppo Itas Mutua, in particolare, vale da solo 329 milioni di euro (+10,2% rispetto all’anno precedente) e la raccolta premi è stata di oltre 740 milioni di euro, con un incremento nei rami auto (348,9 milioni di euro, +61,3% rispetto al 2015) e nei rami elementari (389,9 milioni di euro, +67,3% rispetto al 2015).
Il combined ratio danni (cioè la parte dei premi utilizzata per coprire il costo dei sinistri, le spese di gestione e le provvigioni alla rete) si è attestato al 93,6%, in miglioramento di un punto percentuale rispetto all’anno precedente. L’utile lordo ha superato gli 11 milioni di euro.
Per quanto riguarda Itas Vita, la raccolta premi è stata pari a 360 milioni di euro (-22,7%), mentre l’utile lordo ha toccato quota 4,8 milioni di euro. A Itas Vita fa capo anche il fondo pensione aperto PensPlan Plurifonds: a fine 2016 gli aderenti erano oltre 56.300 con un incremento del 8,8%. Il patrimonio netto del fondo ha superato i 574 milioni di euro. Infine, i dati sintetici anche su Assicuratrice Val Piave: i premi raccolti hanno superato i 30,7 milioni di euro (+4,3%), mentre l’utile lordo è stato di 3,1 milioni di euro.
Il numero dei soci assicurati Itas sono saliti a 696.000: l’obiettivo, come ha dichiarato il gruppo in precedenza, è quello di raggiungere 1 milione di soci assicurati entro il 2018. (fs)
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