La protesta è contro il piano industriale 2020-2022 del gruppo trentino che, secondo le organizzazioni sindacali, «prevede il dimezzamento della sede di Genova», con «trasferimenti coatti a Trento e Milano per 100 lavoratrici e lavoratori».
I lavoratori di Itas Mutua di Genova contro il piano industriale 2020-2022 di Itas Mutua Assicurazioni che, secondo i sindacati, «prevede il dimezzamento della sede di Genova», con «trasferimenti coatti a Trento e Milano per 100 lavoratrici e lavoratori e, in prospettiva, un futuro incerto per l’intera sede di Genova». Per questa ragione hanno scioperato lo scorso 3 marzo. In circa 200 sono scesi in piazza a Genova (nella foto in alto).
Le organizzazioni sindacali First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca parlano di una «forzatura inconcepibile per una Mutua che a parole mette al centro il benessere dei dipendenti. Nei fatti si tratta di veri e propri licenziamenti mascherati».
Nel corso della giornata di sciopero, si legge in una nota delle OO.SS., le stesse «sono state ricevute dal Consiglio dei capigruppo del Comune di Genova, presente l’assessore Giorgio Viale e, successivamente, da quello della Regione Liguria, presente l’assessore Andrea Benveduti che ha ribadito l’intenzione di contattare i vertici aziendali. Unanime la preoccupazione per la scelta di colpire la sede genovese e comuni gli impegni a intervenire per: esprimere il dissenso nei confronti di Itas rispetto alla prospettata manovra di trasferimento dei dipendenti; richiedere ad Itas l’apertura di un tavolo con le istituzioni e OO.SS. per mettere in campo ogni soluzione che determini il ritiro del piano di riorganizzazione; contattare i parlamentari liguri di ogni forza politica al fine di sollecitare l’intervento del Governo».
Le rappresentanze sindacali aziendali di Genova hanno sottolineato come nei giorni scorsi siano «state depositate due interrogazioni parlamentari da parte degli onorevoli Raffaella Paita e Luca Pastorino ai ministri Patuanelli (Sviluppo Economico) e Catalfo (Lavoro e Politiche Sociali) al fine di ottenere un chiarimento sul “caso Itas Mutua”». (fs)
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