mercoledì 22 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

ITAS MUTUA E IL PROGETTO “NOLEGGIO SICURO”

È l’iniziativa della compagnia ammessa alla sandbox regolamentare per la sperimentazione di attività di innovazione tecnologica che incidono sul settore assicurativo. Ecco, nello specifico, di cosa si tratta.

 

Noleggio sicuro. Si chiama così il progetto proposto da Itas Mutua ammesso alla sandbox regolamentare per la sperimentazione di attività di innovazione tecnologica che incidono sul settore assicurativo.

L’obiettivo di questo progetto (patrocinato dall’Ania e condotto con la società di autonoleggio Autovia srl e il partner tecnologico Connexa InsTech) è lo sviluppo di un prodotto diretto a promuovere la guida «sicura ed ecosostenibile» dei veicoli a noleggio, ha spiegato la compagnia trentina,

L’idea è quella di monitorare lo stile di guida dei conducenti dei mezzi attraverso device telematici definiti «innovativi», connessi a una mobile app, nonché un riconoscimento economico per i conducenti virtuosi che, al termine del periodo di guida, ottengono un punteggio adeguato secondo parametri predefiniti. Risulta chiaro, quindi, l’intento di personalizzare il premio assicurativo in base all’effettivo stile di guida del conducente. Un aspetto, questo, sottolineato dall’Ivass, secondo cui il progetto proposto «arreca benefici agli utenti in termini di costi, prevedendo il riaccredito di una quota del corrispettivo del noleggio, e al sistema assicurativo, favorendo una migliore valutazione del rischio flotta; apporta inoltre valore aggiunto contribuendo, con la valorizzazione di stili di guida virtuosi, alla sicurezza stradale e alla tutela ambientale».

Sempre l’Ivass ha evidenziato come non siano state segnalate «criticità sul piano della sostenibilità economica del progetto, in quanto, a fronte dei costi di implementazione e degli esborsi a favore dei conducenti virtuosi, sono attesi benefici in termini di miglioramento dell’andamento tecnico della flotta, per la riduzione del moral hazard dei conducenti che accettano il monitoraggio dello stile di guida; inoltre, le perdite ipotizzate nel peggiore degli scenari sarebbero di livello contenuto».

Itas Mutua ha precisato che l’adesione alla sperimentazione non comporta la sottoscrizione di una polizza Rc auto, ma determina soltanto l’accettazione della rilevazione dello stile di guida.

La compagnia aveva formulato l’istanza volta a ottenere l’ammissione alla sperimentazione del suo progetto inviando una lettera all’Ivass lo scorso 1° dicembre. Il 19 febbraio scorso aveva fornito gli elementi di valutazione richiesti dall’authority. Lo stesso istituto di vigilanza, al termine dell’istruttoria (aprile scorso), ha ritenuto sussistenti i presupposti di ammissione alla sperimentazione (che sta proseguendo) sulla base della documentazione presentata dalla compagnia. (fs)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA