In tre anni si è passati da 300 sinistri a 5.000. E quest’anno si punta a raddoppiare le pratiche trattate.
Nel 2018 il gruppo Itas ha avviato un progetto che consisteva nell’internalizzare l’attività dei periti. E oggi fa un bilancio. «Siamo passati dal trattare 300 sinistri all’anno a 5.000 dal 2019 al 2021 e manteniamo una velocità di chiusura pratica altissima che si aggira sui 9,5 giorni di media», ha spiegato Salvatore Frustagli, responsabile periti interni e Cvt, carrozzerie convenzionate, partner cristalli e assistenza stradale della direzione servizi liquidativi di Itas.
Per Itas si tratta di un servizio che, fra l’altro, “valorizza le professionalità interne, permette di far crescere le competenze, premia le idee e avvicina ancora di più la compagnia ai territori di riferimento”.
«Le immagini del sinistro», ha spiegato ancora Frustagli, «vengono inviate tramite un’app oppure per e-mail. A seguito di una prima valutazione dei periti, i nostri uffici ricontattano il socio assicurato nell’arco di 24 ore per gestire la pratica. Si passa quindi alla proposta di liquidazione: se viene accettata si chiude il sinistro, altrimenti il socio assicurato può rivolgersi alla nostra carrozzeria di fiducia e si definiscono ulteriormente i dettagli per arrivare alla risoluzione del problema».

La sfida lanciata da Itas era quella di “implementare un processo in grado di automatizzare e ottimizzare il lavoro dei periti sul campo senza un vero esempio da seguire sul mercato”. La compagnia ha implementato e coordinato questo nuovo approccio. «Siamo partiti in due, con alcune agenzie che ci hanno dato fiducia in questa avventura. Oggi siamo una decina di dipendenti con diverse collaborazioni attive. Nel 2019 abbiamo aperto circa 300 sinistri e una chiusura pratica in media di 2,5 giorni», ha evidenziato Frustagli. «Nel 2020 abbiamo trattato 2.500 sinistri e 6 giorni per la chiusura pratica e nel 2021 siamo saliti a 5.000 sinistri e 9 giorni per la chiusura pratica in media».
In questi primi sei mesi del 2022 sono già oltre 4.000 i sinistri presi in carico. La proiezione è quella di raddoppiare i risultati dell’anno scorso.
«Inizialmente abbiamo trattato solo le auto tra incidenti, kasko e atti vandalici, mentre successivamente abbiamo allargato il raggio d’azione ai danni da acqua condotta oppure da fenomeno elettrico. Non escludiamo di inserire ulteriori servizi», ha concluso Frustagli. (fs)
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