È la compagnia più sanzionata nell’ultimo bollettino di luglio dell’Ivass.
Una serie di svariate violazioni sanzionate con una multa pari a 174.500 euro, la più alta inflitta dall’Ivass nell’ultimo bollettino di luglio all’indirizzo delle imprese assicurative. Destinataria è Assicuratrice Milanese, la compagnia che ha sede a San Cesario sul Panaro (Modena).
Le violazioni commesse, come sottolineato in apertura, sono parecchie. Si va dalla registrazione di sinistri riaperti Rc auto oltre il termine di 60 giorni dalla data di riapertura alla mancata adozione di procedure e sistemi amministrativi e informatici tali da consentire il raccordo tra le totalizzazioni dei registri assicurativi del ramo Rc auto e Rc generale e gli importi indicati in bilancio e nella modulistica di vigilanza; dall’annotazione di sinistri denunciati Rc auto senza ordine cronologico di pervenimento alla compilazione del campo “targa danneggiato” dei sinistri denunciati Rc auto, nei casi in cui il danno non riguarda un veicolo, anche mediante l’utilizzo del codice fiscale o della partita Iva del danneggiato invece del nome e del cognome o ragione sociale; dall’omessa compilazione del campo “beneficiario” per sinistri pagati Rc auto all’omessa registrazione dei pagamenti per spese dirette dei sinistri pagati Rc auto; dall’annotazione di sinistri chiusi senza seguito Rc auto non in ordine cronologico di eliminazione delle partite di danno alla mancata indicazione della riserva caduta di sinistri chiusi senza seguito Rc auto in gestione no card.
E ancora dall’annotazione di sinistri riservati Rc auto senza ordine cronologico di accadimento, mentre, a parità di data, i sinistri non sono risultati registrati per numero progressivo all’annotazione di sinistri riaperti Rc auto senza ordine cronologico di riapertura delle partite di danno; dalla registrazione di sinistri denunciati nel ramo Rc generale senza ordine cronologico di pervenimento alla mancata compilazione del campo “beneficiario” per sinistri pagati nel ramo Rc generale; dall’omessa registrazione dei pagamenti per spese dirette dei sinistri pagati per il ramo Rc generale all’annotazione di sinistri chiusi senza seguito del ramo Rc generale senza ordine cronologico di eliminazione delle partite di danno; dall’omessa registrazione in modo sequenziale di sinistri riservati nel ramo Rc generale del 2011 con riferimento alla data di accadimento, mentre, a parità di data, i sinistri non sono risultati registrati per numero progressivo alla mancata adozione di procedure gestionali e istruzioni formalizzate relative all’area sinistri da indirizzare agli uffici liquidativi preposti alla valutazione analitica della riserva sinistri al fine di garantire il rispetto del principio di prudenza e dell’obiettività degli elementi valutativi desunti dall’esame della documentazione relativa a ogni singola pratica di sinistro.
Violazioni sono state rilevate anche nel processo di riservazione del ramo Rc auto (bilancio esercizio 2011) e in particolare eliminazione per senza seguito o chiusura con pagamento a titolo definitivo di sinistri in assenza dei necessari presupposti; mancata iscrizione a riserva di sinistri no card e di sinistri card gestionali presenti sul registro dei sinistri riservati a un importo nullo; mancata appostazione di una riserva congrua rispetto alle obbligazioni in essere desumibili dalle evidenze documentali presenti nel fascicolo di sinistro; mancato accantonamento della componente di riserva per spese di liquidazione (per periti ed altri fiduciari).
Con riguardo al processo di riservazione del ramo Rc generale per il bilancio dell’esercizio 2011, le evidenze documentali e i chiarimenti forniti non hanno permesso di risalire alle modalità di quantificazione della riserva sinistri a costo ultimo.
Altre violazioni hanno riguardato il mancato assolvimento, da parte dell’organo amministrativo, quale responsabile ultimo del sistema dei controlli interni, dell’adeguata valutazione e gestione del rischio di riservazione dei sinistri; carenze, da parte della funzione di revisione interna, nell’attività di individuazione, misurazione e valutazione dei rischi non risultando effettuati controlli generali sul ciclo sinistri, né in particolare in materia di verifica dell’affidabilità dei dati e di corretta tenuta dei registri assicurativi.
Fabio Sgroi
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