L’avvocato David Morganti: «Occorre la massima vigilanza per tutta la durata del contratto».

Il tema è l’obbligo di consiglio e consulenza: quali sono le buone pratiche professionali che devono essere incentivate per limitare il rischio che l’intermediario sia oggetto di una richiesta di risarcimento? A questa domanda ha risposto l’avvocato David Morganti, fondatore dello studio Morganti & Associati, attraverso l’ultimo osservatorio europeo degli intermediari assicurativi a cura di Cgpa Europe, compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari.
Per Morganti occorre «la massima vigilanza per tutta la durata del contratto». L’intermediario, ha osservato, «deve ottenere tutte le informazioni necessarie per valutare bisogni ed esigenze dei clienti in materia assicurativa. In effetti, soprattutto nel quadro delle controversie relative a un supposto inadempimento agli obblighi di consiglio e consulenza, si raccomanda agli intermediari di conservare traccia scritta delle informazioni, delle consulenze e dei consigli forniti ai clienti per tutta la durata del contratto, soprattutto in caso di un futuro coinvolgimento in una controversia giudiziale».
I documenti scritti, infatti, costituiscono «l’unico modo per provare che si è proceduto a una concreta e puntuale analisi delle esigenze e dei bisogni del cliente», ha sottolineato Morganti. «Pertanto, non si può che incitare gli intermediari a tenere informati i clienti di ogni cambiamento contrattuale tramite comunicazioni periodiche per iscritto». (fs)
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