mercoledì 17 Settembre 2025

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE: DAL “G7 CONCORRENZA” UNA DICHIARAZIONE PER IMPEGNARSI A GESTIRE AL MEGLIO L’IMPATTO E I RISCHI NELL’ECONOMIA E NELLA SOCIETA’

Le autorità di concorrenza e i rappresentanti governativi, riuniti a Roma qualche settimana fa, hanno evidenziato “le proprie preoccupazioni per innovazione umana e copyright, protezione dei consumatori, privacy e protezione dei dati. Nel complesso questi rischi possono influenzare significativamente la diversità delle opinioni, la gamma e la qualità delle scelte a disposizione di consumatori e imprese, nonché la qualità e l’affidabilità delle informazioni disponibili al pubblico”.

Roberto Rustichelli

Si è tenuto, qualche settimana fa, nella sede dell’Antitrust a Roma, il G7 Concorrenza. Ai lavori, che sono svolti a porte chiuse, hanno partecipato le delegazioni antitrust e governative dei sette Paesi membri del gruppo (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti) più quella della Commissione europea, per un totale di 35 delegati.

Tema centrale è stata l’intelligenza artificiale con i problemi di concorrenza a essa legati. La decisione di concentrarsi su questo argomento «riflette un approccio lungimirante», ha dichiarato Roberto Rustichelli, presidente dell’Antitrust italiana, «poiché riconosce l’impatto trasformativo dell’IA sulle nostre economie e sulla nostra società».

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha costituito un gruppo di lavoro sull’intelligenza artificiale e ha portato al summit un documento tecnico, che è stato alla base della discussione del primo giorno del G7 Concorrenza, focalizzata sulle attività di monitoraggio ed enforcement antitrust attuali e future. Il secondo giorno, invece, i lavori si sono incentrati su questioni di policy e normative. La discussione ha preso il via da un documento elaborato dall’Ocse, che esamina le interazioni tra le azioni di regolamentazione e di enforcement adottate nelle diverse giurisdizioni per arginare il potere di mercato delle grandi piattaforme.

Il vertice si è chiuso con una dichiarazione congiunta sulla concorrenza digitale “che prende le mosse dai rischi per la società derivati dall’avvento dell’IA, pure in grado di offrire grandi prospettive per l’innovazione e per la crescita economica”. In particolare, le autorità di concorrenza e i rappresentanti governativi evidenziano “le proprie preoccupazioni per innovazione umana e copyright, protezione dei consumatori, privacy e protezione dei dati. Nel complesso questi rischi – si legge nella dichiarazione – “possono influenzare significativamente la diversità delle opinioni, la gamma e la qualità delle scelte a disposizione di consumatori e imprese, nonché la qualità e l’affidabilità delle informazioni disponibili al pubblico”.

Per questo le authority si sono impegnate ad applicare in modo “vigoroso e tempestivo” le norme antitrust “per salvaguardare la concorrenza leale nei mercati digitali e nell’IA e per garantire che i benefici dell’IA siano pienamente realizzati e distribuiti nelle nostre economie e nella nostra società”. Inoltre, hanno sottolineato l’importanza di politiche adattive e orientate al futuro nei mercati digitali e nell’IA: “Regole e politiche specifiche per l’IA, così come altri approcci normativi e politici”, si legge nella dichiarazione congiunta, “possono contribuire a garantire che i sistemi di IA siano sviluppati e distribuiti in modo sicuro, protetto e affidabile”. (fs)

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