venerdì 17 Ottobre 2025

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INSOLVENZE AZIENDALI IN ITALIA: PER IL 2021 SI STIMA UN INCREMENTO DEL 47%

È quanto evidenziato da uno specifico rapporto di Euler Hermes, società del gruppo Allianz. E nel 2022 le aziende a rischio default sarebbero circa 12.000.
 

Nel 2020, in Italia, le insolvenze aziendali sono calate del 32% (fino a 7.160 casi) che rappresenta il numero più basso dal 2008. Questo grazie alle misure di sostegno statali che hanno supportato la maggior parte delle economie e dunque anche le imprese italiane.

Cosa accadrà quando gli aiuti e le misure anti crisi verranno meno? Gli economisti di Euler Hermes, società del gruppo Allianz, hanno indagato per cercare di dare una risposta a questa domanda e i risultati dell’ultimo rapporto non sono di certo buoni, visto che, sempre con riferimento all’Italia, per il 2021 è atteso un rimbalzo del +47% e un’ulteriore crescita del 14% nel 2022. Complessivamente sarebbero 12.000 le aziende a rischio default.

Secondo Euler Hermes, l’Italia è uno dei due grandi Paesi europei (l’altro è la Spagna) che stanno già registrando un «notevole» rimbalzo delle insolvenze aziendali. I dati disponibili al 7 ottobre scorso, per il 2021, fanno stimare un aumento del 50,2%, nei primi 8 mesi dell’anno, con 5.825 casi, rispetto ai 3.877 dei primi 8 mesi del 2020. Questo rimbalzo, ha spiegato Euler Hermes, trova conferma in quasi tutti i settori, eccetto l’industria mineraria/estrattiva, con aumenti a due cifre nel commercio, il manifatturiero, l’edilizia e gli alberghi/ristoranti.

C’è anche da dire che, allo stato attuale, il numero di insolvenze resta sotto i livelli del 2019 anche se lo studio prevede che le insolvenze delle imprese in Italia continuino a “normalizzarsi” gradualmente, in sincronia con la rimozione delle misure di sostegno; per il 2021 sono previsti 10.500 casi, 12.000 nel 2022.

Si tratta di dati che «rappresenterebbero grandi aumenti in termini di percentuale per anno (rispettivamente +47% nel 2021 e +14% nel 2022) ma, in termini assoluti, saremmo ancora a un livello più contenuto rispetto ai livelli pre-covid 19 (10.500 casi sia nel 2018 che nel 2019) e soprattutto al caso record del 2014 (14.735)», si legge nella nota di Euler Hermes.

Fabio Sgroi

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