Secondo le previsioni della società attiva a livello mondiale nell’assicurazione del credito commerciale cresceranno rispettivamente del 6% e del 3% dopo l’aumento del 10% registrato nel 2024.
Le insolvenze aziendali globali cresceranno del 6% nel 2025 e del 3% nel 2026, dopo un significativo aumento del 10% nel 2024. E questo per il rischio di un ritardo nella riduzione dei tassi di interesse, il prolungato clima di incertezza e la debole ripresa della domanda. Sono le previsioni di Allianz Trade, società attiva a livello mondiale nell’assicurazione del credito commerciale. Previsioni che porterebbero a cinque gli anni consecutivi di crescita delle insolvenze (2022 – 2026).
Questi aumenti delle insolvenze aziendali globali potrebbero avere un impatto ritenuto “significativo” anche sull’occupazione: secondo Allianz Trade, infatti, nel 2025 questa situazione metterà a rischio direttamente 2,3 milioni di posti di lavoro (+120.000 rispetto al 2024), con un aumento più contenuto nel 2026 (+30.000). L’Europa occidentale (1,1 milioni) sarà la più colpita, seguita dal nord America (450.000), registrando un nuovo record decennale per entrambe le aree. In Asia sono previsti 320.000 posti di lavoro a rischio, con un dato annuale rimasto sostanzialmente stabile dal 2022. I settori più a rischio sono le costruzioni, il commercio al dettaglio e i servizi.
Sebbene Allianz Trade preveda un calo dei tassi di interesse, sia in Europa che negli Stati Uniti, i rischi inflazionistici, in particolare negli Usa, potrebbero ostacolare i tagli ai tassi. Un aumento del costo del credito e una sua minore accessibilità potrebbero portare a un rallentamento della crescita dello stesso, a un inasprimento delle condizioni finanziarie e a un aumento del rischio di default per le imprese altamente indebitate.
Secondo le stime di Allianz Trade, una riduzione dell’1% del credito comporterebbe un aumento delle insolvenze nei successivi tre mesi di circa il 3% negli Stati Uniti, dello 0,4% in Germania, dell’1% nel Regno Unito e del 2% in Francia.
Tuttavia, il principale rischio al rialzo è legato a una possibile guerra commerciale ed è per questo che le previsioni sulle insolvenze potrebbero peggiorare se l’economia europea dovesse performare peggio del previsto, con una maggiore mancanza di slancio, o se l’area Asia – Pacifico mostrasse una minore resilienza e maggiori ostacoli legati alla Cina. Anche un ulteriore deterioramento dell’economia statunitense rappresenterebbe un rischio. La geopolitica, inoltre, potrebbe essere un fattore di forte instabilità, con i conflitti in corso tra Russia e Ucraina e in Medio Oriente, le tensioni nel mar cinese meridionale e le incertezze politiche su Taiwan. Una guerra commerciale a tutto campo farebbe aumentare le previsioni di insolvenza di Allianz Trade di ulteriori 2,1 punti percentuali nel 2025 e 4,8 punti percentuali nel 2026, portando gli aumenti rispettivamente a +7,8% e +8,3%. Questo significherebbe 6.800 casi di insolvenze in più negli Stati Uniti e 9.100 in Europa occidentale. (fs)
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