È il terzo pilastro della strategia 2021 del gruppo. Ecco cosa è stato fatto e quali progetti sono partiti nel 2020.
Rappresenta il terzo pilastro della strategia Generali 2021: è l’innovazione e la trasformazione digitale. L’ambizione è quella di trasformare Generali in una organizzazione che faccia leva su un utilizzo strategico dei dati. E questa ambizione digitale si articola sui clienti/prospect, sugli agenti (e quindi la rete di distribuzione fisica) e sui dipendenti.
Nel corso del 2020 il gruppo ha accelerato il percorso digitale e in particolare il time to value, cioè la velocità e la flessibilità nell’implementazione, rispettando il modello organizzativo di gruppo. Vediamo cosa è stato fatto in questo senso.
Nel dettaglio, Generali ha lanciato alla fine del 2019 un programma di accelerazione dell’adozione di tecniche di analisi avanzata e intelligenza artificiale in tutto il gruppo, che ha portato allo sviluppo di oltre 170 iniziative nelle diverse business unit, seguite da un numero crescente di risorse dedicate, che hanno toccato tutti gli ambiti della catena del valore assicurativo: dalla gestione dei sinistri alla personalizzazione dell’offerta, dalla prevenzione delle frodi all’automazione dei processi sempre nell’ottica di migliorare le esperienze dei clienti, dei distributori e dei dipendenti.
Si è quindi cercato di estendere i casi interni ritenuti «di successo» raggiunti in ambito analitico e tecnologico da alcune società all’intero gruppo, con l’obiettivo di realizzare economie di scala. Questo processo è guidato da un team di esperti e centri dedicati.
È proseguito l’impegno del Leone nello scouting di piattaforme tecnologiche innovative per abilitare gli ecosistemi digitali, interni al gruppo e con partner selezionati. È stata implementata e si continua a lavorare per la diffusione di prodotti parametrici in diverse linee di business, sfruttando tecnologie moderne che vanno dall’utilizzo dei droni al monitoraggio in tempo reale del traffico stradale.
Sempre nel corso del 2020 è stata definita una nuova strategia sulla cyber security, denominata Cyber Security Transformation Program 2, 2020-2022, che ha l’obiettivo di aumentare ulteriormente la sicurezza mediante l’adozione di soluzioni avanzate di cyber security e tramite la progressiva standardizzazione e centralizzazione dei servizi cyber all’interno del gruppo. Tramite il Security operation center Generali monitora 24 ore al giorno tutti gli eventi registrati dalle soluzioni di sicurezza del gruppo, rilevare potenziali incidenti e intervenire con azioni di contenimento e ripristino.
È stato definito uno specifico programma di sensibilizzazione sulla sicurezza rivolto a tutti i dipendenti, che si sviluppa mediante varie iniziative quali formazione dedicata, video e comunicazioni mirate. Inoltre, sono state svolte campagne interne di simulazione di phishing che hanno coinvolto tutto il gruppo e sfide virtuali in modalità capture the flag o cyber quiz, con l’obiettivo di aumentare il coinvolgimento dei dipendenti promuovendo le buone pratiche di comportamento in ambito, appunto, di sicurezza informatica. Per gestire l’emergenza Covid-19 sono state poste in essere misure specifiche per assicurare la continuità dei processi operativi. È stata anche sottoscritta una polizza assicurativa di gruppo per ridurre l’esposizione residua al rischio cyber.
C’è poi da segnalare il lancio di un Innovation Fund, un fondo creato per accelerare la trasformazione digitale del gruppo fornendo supporto economico alle idee più innovative. Per il 2020 il fondo è stato dotato di 5 milioni di euro, che sono stati utilizzati per co-finanziare oltre 60 nuove progettualità.
Nel 2020 Generali ha effettuato investimenti in iniziative strategiche per 409 milioni di euro. Considerando il business assicurativo europeo, Generali ha raggiunto in anticipo l’obiettivo di riduzione dei costi pari a 200 milioni di euro. Si stimano, entro il 2021, risparmi per ulteriori 100 milioni di euro.
Fabio Sgroi
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