martedì 14 Ottobre 2025

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INFILTRAZIONI CRIMINALI AI TEMPI DEL COVID-19: PER ANRA IL MONITORAGGIO DELLE BANCHE DATI A LIVELLO GLOBALE NON BASTA PIU’

Per l’Associazione dei risk manager è necessario ricorrere anche a strumenti previsionali “intelligenti” e a nuovi indicatori di anomalia.
 

Infiltrazioni della criminalità organizzata e aumento delle frodi e degli schemi di riciclaggio. Secondo l’Anra (Associazione nazionale dei risk manager) è il pericolo a cui possono andare incontro imprese e istituzioni finanziarie, vista la difficile situazione economica generata dalla pandemia.

L’associazione ha analizzato la situazione nel corso del webinar Riciclaggio e infiltrazioni della criminalità organizzata: nuovi indicatori di rischio, organizzato qualche settimana fa in collaborazione con Bureau van Dijk, e la partecipazione del Laboratorio Transcrime dell’Università Cattolica e dell’Università di Palermo.

Nello scenario attuale, fa presente l’Anra in una nota, si riscontrano principalmente tre macro-aree a rischio: settori e imprese con difficoltà a livello patrimoniale, rese vulnerabili dalla crisi, come ristorazione, alberghiero, turismo, trasporti; settori che la crisi ha reso attraenti, come quello farmaceutico, delle imprese di pulizia, dei beni alimentari, della logistica; sussidi e finanziamenti pubblici, potenziali vittime di frodi e schemi di riciclaggio.

In molti casi e in particolare in settori, come quello logistico, già in precedenza fortemente esposti al condizionamento mafioso, l’evoluzione di questi rischi comporta un processo di accelerazione dei fenomeni di investimento criminali, «ai quali si rende necessario far fronte con una revisione decisa e profonda dei sistemi di risk assessment», si sottolinea.

Il monitoraggio delle banche dati a livello globale, attraverso software specifici e professionisti, «rimane sempre importante, ma da solo non è più sufficiente: è necessario affiancarlo con strumenti previsionali intelligenti e nuovi indicatori di anomalia dalla forte capacità predittiva, ovvero in grado di identificare imprese e soggetti effettivamente colpite da misure patrimoniali, sanzioni ed arresti».

La grande difficoltà, prosegue la nota di Anra, «è la logica di burocratizzazione che ancora permea i processi di rendicontazione e trasparenza. Questo può comportare facilmente una ripresa più lenta e faticosa, oppure, proprio per poter ripartire in maniera rapida, rischia di indurre a mettere da parte una serie di controlli, a scapito della sicurezza, ed esponendo le aziende a mire di tipo criminale». (fs)

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