Per l’associazione dei consumatori i risarcimenti sono «lenti e intempestivi». «Chiederemo all’Ivass di effettuare un monitoraggio su questo fenomeno e di intervenire con la consueta efficacia a garanzia della collettività», dice il responsabile assicurativo Giampaolo Petri.
Nelle invalidità più gravi è necessario trasformare i risarcimenti in rendite vitalizie. A sostenerlo è Konsumer Italia, l’associazione dei consumatori presieduta da Fabrizio Premuti, che ha monitorato il comportamento delle compagnie in occasione di danni gravi alla persona o di incidenti mortali per i quali sia impegnata una responsabilità che comporta il pagamento di un risarcimento assicurativo.
«Il risultato ottenuto», si legge in una nota, «è a dir poco sconfortante. In ognuno di questi casi l’impresa ha messo a disposizione degli infortunati somme economiche solo dopo il pronunciamento di un giudice. Un comportamento che spazia tra l’antisociale e il paradossale. In ognuno dei casi analizzati l’intervento tempestivo di una messa a disposizione di una somma provvisionale adeguata, avrebbe permesso agli infortunati interventi utili al contenimento degli esiti invalidanti, cure maggiormente appropriate, assistenza psicologica e domiciliare atta anche a comprimere il disagio che sono costretti a sopportare i familiari più prossimi dell’infortunato o del deceduto. Una situazione che oltre ad aumentare i costi sociali e quindi il carico di spesa della collettività, tende ad aumentare gli esiti post incidente e quindi gli stessi risarcimenti pagati dalle imprese, con ricadute negative sulle stesse tariffe Rc auto pagate dall’utenza in generale».
Per Konsumer Italia, si tratta di un comportamento «che contrasta fortemente con l’utilità sociale che l’industria assicurativa dovrebbe riflettere sulla collettività e che aumenta il senso di insicurezza e diffidenza degli italiani verso l’intero comparto assicurativo». Un comportamento che Konsumer Italia ritiene sia da modificarsi con interventi mirati sia normativi, sia di autoregolazione e che porti, nei casi in cui sia impegnata una responsabilità dalla quale deriva l’obbligo di un risarcimento, «alla tempestiva messa a disposizione degli infortunati o delle famiglie di deceduti, di somme proporzionalmente commisurate alla gravità delle patologie riscontrate ed evidenti già nelle more delle cartelle cliniche di pronto soccorso».
«Chiederemo all’Ivass di effettuare un monitoraggio su questo fenomeno e di intervenire con la consueta efficacia a garanzia della collettività», ha affermato Giampaolo Petri, responsabile del settore assicurativo di Konsumer Italia.
L’associazione dei consumatori propone, nei casi di macroinvalidità, di trasformare in rendita vitalizia le somme eccedenti una provvisionale di primo intervento, e una somma disponibile da liquidarsi alla definizione degli importi totali dovuti. «Presenteremo a Ivass, Ania e al Parlamento una nostra proposta da intendere come base di lavoro comune, nelle prossime settimane che speriamo segua la definizione ormai non più procrastinabile, delle tabelle per le macroinvalidità attese dal lontano 2001», ha sootlineato il presidente Premuti. (fs)
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