giovedì 30 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

IL WELFARE AL CENTRO DI UN DIBATTITO, FRA NUOVE SOLUZIONI E LA NECESSITA’ DI RITORNO AL DIALOGO CON GLI ASSICURATI

Se ne è parlato nel corso della presentazione, a Milano, di una nuova soluzione di Cf Assicurazioni, che crede fermamente a questo comparto, anche strategicamente. E mentre Assoprevidenza chiede strumenti «atipici» da affiancare a quelli «tipici» e l’obbligatorietà delle Ltc, l’avvocato Maurizio Hazan ritiene che i tempi siano «maturi per una cambio di passo e per un’autentica svolta culturale».
  

Che il welfare rappresenti una nuova frontiera per le assicurazioni non c’è dubbio. Il termine è inteso come quel sistema sociale che vuole garantire a tutti i cittadini la fruizione dei servizi sociali ritenuti indispensabili. Un compito che dovrebbe spettare allo Stato. Già, dovrebbe perché in effetti non è così ed è proprio per questo che le assicurazioni possono e vogliono svolgere un ruolo importante in questo senso. Vale a dire colmare un vuoto. Lo ha capito anche Cf Assicurazioni, che ha deciso di fondare la propria strategia commerciale futura anche su questo fronte.

La compagnia guidata dall’amministratore delegato e direttore generale Michele Cristiano (nella foto sotto a destra) ha presentato martedì scorso a Milano un nuovo prodotto integrato che presenta molte novità rispetto a quanto esiste oggi sul mercato. Delle caratteristiche del prodotto tuttointermediari.it ha già parlato in un articolo pubblicato lo scorso 4 luglio. Nel corso della presentazione, che si è svolta presso lo studio legale Taurini & Hazan si è fatto il punto sul tema del welfare con alcuni esperti.  (Nella foto sopra, un momento dell’incontro di martedì scorso con i giornalisti)

Fra questi, Sergio Corbello (foto a sinistra), presidente di Assoprevidenza, l’associazione per la previdenza e l’assistenza complementare, il quale ha sottolineato l’importanza strategica, per il Paese, delle soluzioni di welfare integrato, anche attraverso la collaborazione di sistema pubblico e soggetti privati. «Occorre abbattere i paletti e superare la dicotomia tra previdenza e assistenza», ha affermato Corbello. «Anche le compagnie di assicurazione, come i fondi pensione e le casse previdenziali, sono chiamate a creare soluzioni in grado di rispondere nello stesso tempo a più bisogni di welfare, cercando di diffondere il più possibile anche le coperture di long term care che, a mio parere, dovrebbero essere obbligatorie come la Rc auto, perché si tratta di coperture  “indispensabili” per un Paese con una popolazione ad altissima propensione all’invecchiamento e, quindi, ad altissimo rischio di inabilità in età avanzata». Corbello ha chiesto anche «strumenti atipici» da affiancare a quelli «tipici», visti in una «chiave sia collettiva, sia individuale per rispondere alle esigenze del welfare in maniera flessibile». Dunque una pluralità di coperture.

Nel corso del dibattito è stato evidenziato come l’età del pensionamento si sia spostata in avanti, i giovani faticano sempre di più a entrare nel mondo del lavoro; oltre 12 milioni di italiani nell’ultimo anno hanno rinunciato a spese sanitarie o le hanno rinviate per ragioni economiche e quasi 8 milioni, per pagarle di tasca propria, hanno prosciugato i risparmi o si sono addirittura indebitati.

«Fino a oggi il mercato assicurativo ha risposto con prodotti diversi, spesso complessi e costosi, associati alle singole necessità del cliente e con un approccio poco consulenziale, legato più a upselling/cross selling su portafoglio auto piuttosto che affrontare il tema welfare a tutto tondo», ha detto Cristiano. Per questo Cf Assicurazioni ha voluto puntare su un prodotto che mettesse insieme protezione, salute e risparmio. Cf Assicurazioni crede molto in questo comparto. «La risposta deve arrivare da noi, senza aspettare cambiamenti normativi; la vera grande innovazione è nello sforzarsi di pensare come il cliente…»

Sulla questione ha detto la sua anche l’avvocato Maurizio Hazan (foto a sinistra), fondatore e managing partner dello Studio Legale Taurini & Hazan: «I tempi sono maturi per un cambio di passo e una autentica svolta culturale», ha sottolineato, «occorre miglior consapevolezza dei sempre nuovi bisogni di sicurezza e di protezione propri della moderna società del rischio. E in questo nuovo scenario le assicurazioni private hanno l’opportunità di dare un “vero” servizio esprimendo al meglio la propria rinnovata vocazione sociale, nel rispetto di un approccio trasparente e fiduciario con l’utenza». Per Hazan si tratta anche di «fare leva sugli assicurati e in questo le assicurazioni devono fare in modo di recuperare il dialogo e la comunicazione con loro».

Fabio Sgroi

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