L’avvocato milanese, che sta seguendo la questione per conto dell’Unione agenti Axa e del Gruppo agenti Zurich: «Per il momento, l’esito mi sembra possa lasciare ben sperare…».
«La decisione del Tar del Lazio di accogliere le esigenze di approfondimento esposte dall’Unione agenti Axa e dal Gruppo agenti Zurich fissando l’udienza al 10 gennaio 2023 per la discussione nel merito del ricorso? Per il momento, l’esito mi sembra possa lasciare ben sperare…». Andrea Bullo, owner dello Studio Bullo Ranieri Avvocati, che sta seguendo il ricorso contro il Regolamento Ivass 51/2022 per conto dei due gruppi aziendali agenti è moderatamente ottimista riguardo gli sviluppi dell’esposto presentato.
Intervenuto nel corso dell’Uaa Talk di qualche settimana fa, Bullo ha illustrato, in sintesi, come si è mosso, rimarcando subito come il ricorso proposto da Uaa e Gaz sia diverso rispetto a quello presentato dal Sindacato nazionale agenti, dal momento che sono stati sollevati “dei motivi di censura completamente differenti”.
«Il ricorso Sna contro il Regolamento Ivass 51/2022», ha ricordato Bullo, «è fondamentalmente basato sulla censura della disparità di trattamento tra gli agenti mandatari e i broker. Quello di Uaa e Gaz, invece, si concentra su una problematica applicativa del Regolamento che discende dall’articolo 132 bis del Codice delle assicurazioni. Si tratta di una norma che riporta l’obbligo di eseguire una preventivazione (nel caso il cliente sia interessato a sottoscrivere una polizza Rc auto), ma senza rilasciare un supporto cartaceo. È anche prevista una dichiarazione del cliente che attesti di aver ricevuto le informazioni dall’intermediario. Ora, l’Ivass pretendeva, non nel Regolamento, ma in una risposta applicativa, che questa dichiarazione dovesse essere debitamente sottoscritta e firmata. In un contesto, quindi, in cui tutti gli altri obblighi pre-informativi rispetto alla polizza possono essere dematerializzati (da una e-mail qualificata o da strumenti comunque digitalizzati), l’istituto di vigilanza pretendeva ancora la debita sottoscrizione di una dichiarazione che a mio parere lascia il tempo che trova, ma che però la cui assenza comporta il rischio dell’esposizione del contratto ad azioni di nullità».
Non solo. Il ricorso presentato da Uaa e Gaz fa leva anche sul concetto «che tutta questa attività dovesse essere ripetuta a ogni rinnovo, quindi per ogni contratto già esistente e per un consenso già prestato che andava rimodulato soltanto nel suo contenuto», ha spiegato Bullo.
IL CHIARIMENTO APPLICATIVO DELL’IVASS – Il giorno precedente la discussione della trattazione cautelare del ricorso Sna (4 ottobre scorso), l’Ivass è uscita con un chiarimento che, ha sottolineato Bullo, «non c’entra niente con l’esposto di Sna, ma che di fatto ha accolto il nostro primo motivo di ricorso. L’istituto di vigilanza ha fatto un passo indietro arrivando ad ammettere che la dichiarazione del cliente possa essere ottenuta anche con altri strumenti che possano scaturire da un accordo fra impresa e agenti».
ISCRITTI NELLA SEZIONE E) DEL RUI – Lo scorso 18 ottobre, durante l’udienza presso il Tar del Lazio sono emersi aspetti definiti da Bullo «interessanti». Per esempio gli iscritti nella sezione E) del Rui, comunemente definiti “subagenti”. «Questa categoria di soggetti a quali norme deve attenersi posto che l’articolo 132 bis del Codice delle assicurazioni parla di agenti mandatari, senza includere quindi gli iscritti nella sezione B del Rui? A rigore, nell’atto, l’Ivass precisa che “gli E seguono le regole proprie del soggetto con cui collaborano, quindi peer esempio dell’agente plurimandatario, che magari a sua volta è collaboratore di altri intermediari. Si tratta dunque di produrre una quantità di preventivi sterminata».
TUTTO RIMANDATO AL 2023 – Come ha spiegato l’avvocato Bullo, il Tar del Lazio ha applicato una norma del codice del processo amministrativo in base alla quale «se le esigenze cautelari appaiono fondate e si può, invece di emanare un provvedimento sospensivo, tutelarle adeguatamente con una definizione rapida nel merito del giudizio si fissa a breve l’udienza. I ricorsi di Uaa-Gaz e di Sna saranno quindi discussi insieme nel corso di una udienza pubblica fissata per il prossimo 10 gennaio». (fs)
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