venerdì 12 Settembre 2025

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IL PROGETTO ANTIFRODE DI ANIA NEL MIRINO DELL’ANTITRUST. AVVIATA UNA ISTRUTTORIA. L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLE IMPRESE ASSICURATRICI: «PRONTI ALLA MASSIMA COLLABORAZIONE»

Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato emergerebbe il rischio che, «trattandosi di un progetto sviluppato da un’associazione che rappresenta gli interessi delle imprese di assicurazione, non sussistano sufficienti garanzie di terzietà tali per cui l’attività antifrode possa essere effettivamente svolta a beneficio di tutti gli stakeholder».

L’Antitrust (Autorità garante della concorrenza e del mercato) ha reso noto, con un comunicato diramato nella giornata di oggi,  di avere avviato nei confronti dell’Ania una istruttoria che  trae origine da una nota inviata dalla stessa associazione all’autorità (il 12 marzo e il 7 agosto scorsi) e relativa a un “progetto antifrode” nei rami vita (puro rischio) e danni, che prevede, tra l’altro, «la realizzazione di banche dati e lo sviluppo di algoritmi comuni per determinare indicatori del rischio frode che le compagnie di assicurazioni potrebbero utilizzare sia nella fase liquidativa sia nella fase assuntiva».

L’Antitrust ritiene che così come attualmente disegnato il progetto antifrode dell’Ania presenti «alcune criticità concorrenziali che nell’ambito del procedimento saranno valutate con attenzione al fine di verificare l’esistenza di soluzioni coerenti con i principi della concorrenza».

In particolare, si legge nella nota dell’Antitrust, a una prima analisi emergerebbe il rischio che, «trattandosi di un progetto sviluppato da un’associazione che rappresenta gli interessi delle imprese di assicurazione, non sussistano sufficienti garanzie di terzietà tali per cui l’attività antifrode, sicuramente meritevole, possa essere effettivamente svolta a beneficio di tutti gli stakeholder». L’Antitrust valuterà inoltre «se e in che misura lo scambio di informazioni connaturato al progetto e utile alla sua riuscita possa causare un aumento artificiale della trasparenza nei mercati interessati, agevolando la collusione tra concorrenti. Lo sviluppo di algoritmi comuni e la condivisione di una ampia mole di dati potrebbe influenzare, uniformandole, le scelte delle compagnie, in fasi importanti dell’attività assicurativa». Il procedimento di istruttoria dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2021.

LA RISPOSTA DELL’ANIA – «L’Ania, come già fatto sino ad oggi, fornirà la massima collaborazione all’Agcm nell’ambito dell’istruttoria avviata». È questa la risposta dell’Ania, attraverso una nota, prendendo atto dell’avvio dell’istruttoria finalizzata a verificare la compatibilità con la normativa antitrust del progetto di realizzazione di una banca dati antifrode per tutti i rami assicurativi non auto.

«Con la banca dati», sottolinea la nota, «l’Ania mira a supportare attivamente le compagnie assicurative, l’autorità di vigilanza, gli organi giudiziari e le Forze dell’ordine mettendo a loro disposizione uno strumento altamente innovativo ed efficace, ispirato ai modelli adottati in altri Paesi europei e volto a favorire l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno delle frodi assicurative. Ciò consentirebbe non solo un miglioramento dell’efficienza del sistema assicurativo, in relazione a tempi e costi per le compagnie e ai conseguenti risparmi per gli assicurati, ma anche ulteriori risparmi a livello di sistema, in termini di riduzione dei costi della giustizia, delle spese sanitarie e dei costi sociali con vantaggi tangibili per tutti gli utenti».

Il progetto antifrode, ha puntualizzato l’Ania, è stato sottoposto a tutte le autorità di vigilanza interessate (oltre all’Agcm, all’Ivass e al Garante della Privacy) «al fine di acquisire il loro giudizio nonché suggerimenti e indicazioni su eventuali correttivi da apportare per assicurare la compliance rispetto al quadro normativo e regolamentare vigente».

Fabio Sgroi

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