sabato 06 Settembre 2025

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IL MERCATO ASSICURATIVO LEGATO A CANI E GATTI? VALE OLTRE 532 MILIONI

Il riferimento è alle sole coperture di responsabilità civile. La stima è di Facile.it.  

Cani e gattiIl mercato assicurativo legato ai cani e ai gatti? Vale oltre 532 milioni di euro per le sole coperture di responsabilità civile per un totale di circa 14 milioni di soggetti assicurabili in Italia.

I numeri sono di Facile.it, broker e comparatore di prodotti assicurativi, secondo cui il costo che i proprietari di cani o gatti devono sostenere per assicurare il proprio amico a quattro zampe è legato a due fattori: l’età e la razza dell’animale. Assicurare un gatto o un cane di razze ritenute non a rischio ha un costo pari a meno di 40 euro all’anno (76 euro dal secondo anno in poi).

In caso di appartenenza dell’animale a una razza classificata come “a rischio” il premio può arrivare a costare fino al 60% in più. Il “rischio”, sottolinea sempre Facile.it, è definito da tabelle che «includono sempre razze come Pitbull, Rottweiler e Dogo argentino, anche se esistono molte altre varianti che portano le compagnie a considerare “rischiose” particolari tipologie di cani o gatti. Meglio quindi verificare come l’assicurazione consideri il nostro animale prima di procedere alla stipula del contratto di copertura».

Cani e gatti particolarmente giovani (di età inferiore ai sei mesi) o anziani (oltre i 10 anni) godono di «scontistiche importanti» rispetto ai loro omologhi di età compresa fra questi estremi; se l’animale ha già superato i sei mesi di età, ma ancora non ha compiuto 10 anni, assicurarlo costerà praticamente il doppio. Alcune compagnie «non accettano di assicurare l’animale se ha più di otto anni a meno che, in qualche senso, sia già “loro cliente”; possibile quindi stipulare il contratto se si tratta di un rinnovo o se è già stato assicurato almeno 24 mesi con la compagnia».

La copertura Rc legata a cani e gatti non copre solo i danni che possono causare a terze persone o loro proprietà, ma anche la salute dell’animale, «pur escludendo casi specifici come  infortuni o malattie derivanti dal suo impiego per la caccia o nei combattimenti clandestini, il suo utilizzo “professionale” (per esempio nel caso di cani poliziotto o da soccorso) o la semplice non iscrizione all’anagrafe canina». (fs)

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