lunedì 22 Settembre 2025

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IL MERCATO ASSICURATIVO EUROPEO NEL 2022: SINTESI DELLE PRINCIPALI EVIDENZE

La raccolta premi complessiva in tutto lo Spazio economico europeo (27 Paesi) è risultata al quarto trimestre 2022 pari a 1.125,2 miliardi di euro, dei quali 479,6 miliardi di euro dalla gestione danni e 645,6 miliardi di euro dal vita.

 

La raccolta premi complessiva (danni e vita) in tutto lo Spazio economico europeo (See, 27 Paesi) è risultata al quarto trimestre 2022 pari a 1.125,2 miliardi di euro, dei quali 479,6 miliardi di euro dalla gestione danni e 645,6 miliardi di euro dal vita.

I maggiori mercati in termini assoluti di raccolta premi risultano Francia e Germania, rispettivamente con 272,6 e 238,8 miliardi di euro, seguite da Italia (131,6 miliardi di euro), Paesi Bassi (80,3 miliardi di euro) e Spagna (62,9 miliardi di euro).

La raccolta nei rami danni nel 2022 (escluso il quarto trimestre) presentava una estrema eterogeneità. In Francia è stata pari a 104,9 miliardi di euro, in Germania a 88,6 miliardi di euro, in Italia a 35,7 miliardi di euro e in Spagna a 36,4 miliardi di euro. Malta e Lussemburgo, con alti tassi di penetrazione assicurativa (rispettivamente 17,5% e 16,1% dei rispettivi Pil nel 2021), hanno raccolto 3 e 14,3 miliardi di euro.

Nei rami vita l’ordinamento dei Paesi in termini di raccolta premi è stato questo: Francia (167,7 miliardi), Germania (150,2 miliardi), Italia (95,9 miliardi), Irlanda (48,8 miliardi), Spagna (26,5 miliardi) e Lussemburgo (24,7 miliardi).

Nei rami danni il combined ratio medio del See è risultato a fine 2022 pari al 96%. Il mercato italiano era prossimo alla media europea (94%). Tra i pochi Paesi con ratio prossimi al 100% si segnalano Francia (100%) e Paesi Bassi (99%): in questi mercati il deterioramento del combined ratio è stato in parte riconducibile alla pressione inflazionistica su entrambi i lati del conto tecnico (premi e sinistri), con un differenziale netto negativo, in parte riconducibile a perdite da eventi meteorologici avversi.

Il totale attivo delle imprese in Italia, Francia, Germania, Spagna ha rappresentato circa due terzi delle imprese europee. In particolare, nella composizione dell’attivo in Italia e Spagna hanno prevalso i titoli di Stato, rispettivamente pari al 34% e al 40% delle attività, rispetto alla media europea del 18%. La quota dei titoli di Stato detenuta dalle imprese francesi, primo Paese per volumi di attivi (30% del mercato europeo) era vicina alla media dell’Unione. La Germania ha mostrato una maggiore preferenza verso i fondi comuni di investimento, pari al 26% sul totale attivo.

La differenza tra attivo e passivo delle imprese italiane (patrimonio netto) è risultata inferiore rispetto alla media europea e a Paesi le cui imprese detengono attivi di volume minore (Spagna). L’incidenza delle riserve vita complessive sul totale passivo è stata pari all’85% in Italia verso la media del 76%, con il 78% in Francia, il 72% in Germania e il 69% in Spagna. Relativamente ai rami vita, la quota delle riserve diverse dalle unit-linked è stata prevalente per tutti i Paesi rappresentati; per le polizze unit-linked, Italia (24%) e Francia (18%) hanno registrato  un’incidenza superiore rispetto a Germania (9%) e Spagna (12%). (fs)

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