sabato 06 Settembre 2025

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IL GRUPPO UNIPOL ARCHIVIA IL PIANO INDUSTRIALE 2013-2015: ECCO I NUMERI

L’amministratore delegato Carlo Cimbri: «Risultati in linea con i target prefissati». Diverse le attività e le operazioni di razionalizzazione svolte in questi tre anni.
 

Unipol GruppoCon la presentazione dei risultati consolidati preconsuntivi riferiti all’esercizio 2015, Unipol Gruppo Finanziario ritiene chiuso il triennio del piano industriale 2013-2015, quello che ha seguito l’acquisizione (effettuata nel 2012) del Gruppo Fondiaria – Sai.

Nel triennio 2013-2015 gli utili consolidati cumulati di Unipol Gruppo Finanziario sono stati pari a 1.272 milioni di euro e sono stati distribuiti dividendi per 375 milioni di euro con un pay out medio sull’utile civilistico pari al 78%, in linea con il range 60/80% indicato nel piano.

«I risultati del gruppo Unipol in questo triennio sono in linea con i target prefissati, nonostante il contesto di mercato diverso rispetto a 4 anni fa. E nel triennio è stato rispettato anche il target di payout medio. Con l’esercizio 2015 si chiude la fase del processo di integrazione tra Unipol e Fondiaria Sai con risultati positivi», ha affermato oggi Carlo Cimbri, amministratore delegato di Ugf.

Il Gruppo Unipol, in questi tre anni, è stato impegnato in diverse attività, a cominciare dalla razionalizzazione societaria. Dal 2012 a oggi le società del Gruppo si sono praticamente dimezzate, passando da circa 120 a circa 60, a seguito di operazioni di fusione, cessione e liquidazione. Anche le sedi del gruppo sono state ridotte da 40 a 20 e le azioni di riduzione del personale hanno riguardato circa 1.700 uscite. E poi la fase di unificazione dei sistemi informatici a supporto dei processi di gestione: gli applicativi sono stati ridotti da 41 a 19 e in più è stato avviato il nuovo data center di gruppo. Altra operazione è stata la semplificazione societaria e azionaria, con il passaggio da 4 a 2 società quotate e da 8 a 2 categorie di azioni (Unipol e UnipolSai).

Sempre in questi tre anni, il gruppo ha prodotto sinergie per circa 390 milioni di euro a fine piano, superiori all’obiettivo originario di 349 milioni di euro. Nell’area tecnica danni da registrare l’omogeneizzazione dei processi liquidativi auto, malattia e gestione frodi. Infine le dismissioni di asset e di partecipazioni azionarie: è stata ultimata la cessione del ramo d’azienda come richiesto dall’Antitrust mediante il trasferimento ad Allianz di 725 agenzie, premi per 1,1 miliardi di euro e 470 dipendenti e si è proceduto alla cessione delle principali partecipazioni azionarie detenute in portafoglio.

Fabio Sgroi

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