Oggi, a Londra, sono state illustrate le novità che riguardano la strategia del Leone da qui fino al 2018. Confermati i target presentati a maggio 2015: generazione di cassa di oltre 7 miliardi di euro e dividendi superiori ai 5 miliardi di euro. L’esecuzione della nuova strategia si basa su 6 azioni specifiche. Una di queste riguarda anche le reti distributive.
Il Gruppo Generali ha presentato oggi, all’Investor Day, l’aggiornamento del piano strategico, che ha confermato i target annunciati a maggio dell’anno scorso, quando c’era ancora Mario Greco. Il Gruppo punta a raggiungere entro il 2018 un Net free cash flow cumulativo (generazione di cassa) di oltre 7 miliardi di euro e i dividendi aggregati supereranno 5 miliardi di euro. Nel raggiungere questi target, Generali conferma un livello di redditività sul capitale (RoE) superiore al 13% in media durante il periodo di piano (2015-2018).
In particolare, il Gruppo guidato dal ceo Philippe Donnet punta ad accelerare l’esecuzione della strategia attraverso 6 azioni.
Per migliorare la performance operativa, si punterà su:
– Ottimizzazione della presenza geografica. Il Gruppo intende mantenere una presenza geografica globale e diversificata focalizzandosi sui mercati chiave o in quei paesi che presentano prospettive rilevanti di crescita nel medio-lungo periodo. Allo stesso tempo, per accrescere l’efficienza operativa, migliorare l’allocazione del capitale e mitigare i rischi, si procederà all’uscita dai mercati meno profittevoli. Continua dunque il processo di razionalizzazione, già avviato con la dismissione dei business in Guatemala e Lichtenstein, che porterà a ricavi pari ad almeno 1 miliardo di euro entro il 2018;
– Razionalizzazione della macchina operativa. Nei mercati maturi si avvierà un processo di ristrutturazione, integrazione e semplificazione che consentirà una riduzione netta dei costi per 200 milioni di euro, mentre nei mercati in espansione si procederà con una crescita disciplinata del business. Queste azioni saranno volte a «massimizzare l’efficienza e l’efficacia della macchina operativa riducendo duplicazioni ed eliminando sovrapposizioni in termini di prodotti, strutture, sistemi e processi a beneficio di una gestione più agile e veloce»;
– Rafforzamento delle competenze assicurative. Nel ramo danni, il Gruppo si è posto l’obiettivo di migliorare entro il 2018 il livello di CoR e la redditività tecnica. Le azioni che saranno poste in essere per raggiungere questo risultato sono nell’auto il rafforzamento della «sofisticazione» delle tariffe grazie anche all’uso di data analytics e della profilazione telematica attraverso MyDrive e Progressive, e nel non auto la promozione di offerte specifiche per spingere la crescita del segmento (premi diretti lordi tra il 2% e il 4% al 2018), tra cui prodotti connessi (smart home), prodotti modulari, prodotti per i rischi emergenti (cyber risk). Nella gestione sinistri l’obiettivo è identificare meglio le frodi. Nel ramo vita, il Gruppo perseguirà la crescita della quota di nuova produzione con prodotti a basso assorbimento di capitale (+8 p.p. nei tre principali mercati: Italia, Germania, Francia).
Per creare valore a lungo termine si punterà su:
– Ribilanciamento della struttura del portafoglio. Nel ramo vita, il Gruppo si propone di modificare la struttura di portafoglio ribilanciandosi verso prodotti a più basso assorbimento di capitale. Verrà perseguita un’ottimizzazione delle passività che anche grazie alla nuova produzione maggiormente orientata su prodotti unit linked e protection punta a ottenere una riduzione di 30 bps della garanzia nel portafoglio vita a un valore medio pari a 1,5% al 2018 e un aumento di 6 p.p. delle riserve capital-light (business vita a basso assorbimento di capitale);
– Innovazione con focus su clienti e reti distributive. Il Gruppo ha già raggiunto «ottimi» risultati dalle azioni avviate nel 2015 e finalizzate ad aumentare la fidelizzazione dei clienti e l’incremento dei profitti. Il progetto Net promoter score, che rileva il livello di soddisfazione della clientela, ha consentito di individuare quelle aree di miglioramento su cui ora il Gruppo si focalizzerà (maggior chiarezza nella comunicazione con la polizza riassunta in un’unica pagina, velocità di risoluzione attraverso anche aggiornamenti automatici con sms e App, semplificazione e digitalizzazione nella gestione delle pratiche). Contemporaneamente sono state individuate altre due iniziative: il Mobile Hub, basato su una comunicazione diretta assicurato-agente-compagnia, attraverso l’uso dello smartphone, che prevede contemporaneamente un ruolo attivo dell’agente, «così informato in tempo reale dei bisogni del proprio cliente e della modalità di gestione da parte della compagnia»; un uso della tecnologia digitale che permette ai 70.000 agenti del Gruppo di essere presenti su web, mobile e social media. Dall’insieme di queste iniziative il Gruppo si attende in tre anni un aumento della retention di 2 p.p.;
– Rafforzamento del brand. Il Gruppo mira ad aumentare la visibilità del brand e il livello di preferenza per diventare entro il 2022 la prima scelta. Per raggiungere questo obiettivo, Generali procederà a snellire il portafoglio dei brand, ottimizzare gli investimenti attuali e a far leva sulle efficienze cross-border. In linea con la strategia orientata al cliente, il brand sarà riposizionato su tematiche di prevenzione e maggiormente vicine ai beni più preziosi dei clienti (vita, salute, casa, famiglia e lavoro). Da queste azioni di rafforzamento, il Gruppo punta a incrementare del 3% il grado di preferenza nei mercati maturi e del 10% quello di awareness nei mercati promettenti.
Fabio Sgroi
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