Dopo la firma, più di due mesi fa, di un documento congiunto che puntava a una condivisione degli obiettivi, il dialogo sembra raffreddarsi. In ballo c’è il rinnovo dell’accordo economico.
Oltre due mesi fa le due rappresentanze agenziali avevano siglato un documento attraverso il quale avevano sancito l’avvio di un percorso di condivisione. Da una parte l’Associazione Agenti Allianz, dall’altra il Gruppo Agenti Milano Allianz (Gama). Un percorso condiviso e un confronto costruttivo su tematiche inerenti la rete agenziale di Allianz. «È emersa chiara e inequivocabile la condivisione di valori, principi e interessi come linee guida di rappresentanza dei propri associati», si leggeva nel documento a firma congiunta. Una condivisione sfociata nella «volontà di avviare un confronto articolato e strutturato su tutti i temi dell’attività di rappresentanza degli agenti e la conseguente calendarizzazione di incontri».
Uno di questi temi era sicuramente la trattativa per il rinnovo dell’accordo economico. Oggi, però, il percorso sembra essersi interrotto quasi sul nascere. Almeno secondo quanto si legge in una lettera inviata nelle settimane scorse dal Gruppo agenti Milano Allianz, a firma del suo presidente Dario Piana, all’indirizzo di Umberto D’Andrea, presidente dell’Associazione agenti Allianz. La lettera fa riferimento a un incontro annunciato dallo stesso D’Andrea tra l’associazione da lui presieduta e la compagnia per il prosieguo della trattativa sul rinnovo dell’accordo economico; da allora «sono trascorsi diversi giorni, in cui», scrive Piana rivolgendosi a D’Andrea, «abbiamo atteso invano un tuo cenno di riscontro cosi come concordato e confermato» in una comunicazione precedente.
Il gruppo agenti Milano Allianz ha voluto rappresentare tutta la sua «sorpresa e amarezza per l’ennesima occasione in cui è stato disatteso uno specifico impegno che reciprocamente ci eravamo assunti e che di recente abbiamo pubblicamente annunciato a tutti i nostri associati in un comunicato».
Piana continua: «Confronto e collaborazione sono per noi concetti ben lontani dalla storia degli ultimi mesi e non comprendiamo pertanto perché dopo aver più volte dichiarato una comunione di intenti e di idee con il Gama, i comportamenti e le scelte susseguenti risultino così palesemente incoerenti». Alla luce di ciò, «il prosieguo del nostro percorso non può che dipendere dalla vostra reale volontà di lavorare insieme non solo a parole».
La lettera, come detto, è di qualche settimana fa e ieri la giunta del Gama si è riunita per fare il punto. A quanto trapela, non sembra essere cambiato nulla. (Nella foto, D’Andrea, a sinistra, e Piana, annunciano più di due mesi fa l’avvio di un percorso di condivisione)
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA