domenica 05 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

IL GRUPPO AGENTI HELVETIA ALLA MANDANTE: «MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL SERVIZIO ALLE AGENZIE E RIVEDERE IL CATALOGO PRODOTTI RETAIL»

Sono le due richieste avanzate dalla rappresentanza presieduta da Pierguido Durini all’ultimo congresso di Milano. Che ha anche riavvicinato il Gah e la compagnia dopo un periodo in cui le relazioni (a detta degli agenti) si erano complicate…

 

Pierguido Durini

Nessuna mozione, ma solo due richieste specifiche. Comunicate alla mandante in modo verbale. È la scelta (inusuale) fatta dal Gruppo agenti Helvetia all’ultimo congresso della rappresentanza che si è tenuto poco meno di un mese fa a Milano.

Un modo, forse, per stemperare la tensione accumulata nei mesi precedenti all’evento e, nella prima parte del congresso stesso (fino alla tavola rotonda che ha messo di fronte i vertici di Helvetia Italia e quelli del gruppo agenti, di fronte alla platea). «Il confronto con il top management della compagnia, con il quale si è chiuso il congresso, è stato franco e ha permesso di smorzare le tensioni», ha ricordato Pierguido Durini, presidente del Gruppo agenti Helvetia, confermato nella carica (è al settimo mandato consecutivo).

Quali sono state le richieste avanzate dalla rappresentanza agenziale? «Due in particolare: migliorare la qualità del servizio alle agenzie partendo dal rilascio di maggiori autonomie assuntive e rivedere il catalogo prodotti retail lanciando contestualmente operazioni di riforma portafoglio», ha sottolineato Durini.

La crescita delle agenzie è una sorta di “chiodo fisso” per il presidente del Gah, che ha titolato la relazione letta al congresso di Milano Investire sulle agenzie per raggiungere una indispensabile, stabile e razionale crescita. Un obiettivo inseguito e da continuare a inseguire anche in futuro. Certo non è stato facile trattare questo argomento in questi ultimi quattro anni, da quando cioè si è svolto l’ultimo congresso (maggio 2019, Roma). Prima la pandemia, poi alcune scelte strategiche della compagnia che hanno preoccupato il gruppo agenti. Durini ha ripercorso questo periodo, contrassegnato in primis dalla pandemia. «Subito dopo il congresso romano, uno dei primi risultati ottenuti è stata la partecipazione del direttivo del Gah all’elaborazione del piano strategico di Helvetia 20-25». Allora il ceo era ancora Francesco La Gioia, verso il quale il presidente del Gah ha avuto parole di elogio.

Un momento della tavola rotonda fra i vertici di Helvetia e del gruppo agenti durante l’ultimo congresso del Gah

L’EMERGENZA PANDEMICA E LA FASE POST – All’inizio del 2020 lo scoppio della pandemia. «Abbiamo dovuto affrontare, come tutti, questa emergenza e gestire le conseguenti problematiche delle agenzie legate a questo periodo e che hanno riguardato sia l’aspetto legale, sia fiscale. In questo senso», ha riconosciuto Durini, «la compagnia ci è stata vicina adottando un programma elaborato con l’obiettivo di sostenere le agenzie, prevedendo dei contributi senza obblighi di restituzione. Abbiamo gestito la fase post Covid con la direzione commerciale di Helvetia avviando un’analisi di mercato e monitorando costantemente e in modo scrupoloso l’andamento delle agenzie. Questo ha consentito a tutte le agenzie di superare i problemi».

Il Gah si è attivato per sostenere gli iscritti con alcune iniziative specifiche. Per esempio ha ridotto del 50% l’iscrizione al gruppo agenti. «Inoltre abbiamo elaborato un sistema di gestione e pagamento delle Pna (Partite non assicurative, ndr) alle agenzie e riformato l’accordo con Fiditalia per la mensilizzazione dei premi».

INIZIATIVE COMPAGNIA E ACCORDO DATI – Dopo l’addio di La Gioia, Helvetia ha avviato la riorganizzazione dell’area sinistri e il lavoro sull’agenzia digitale. «È stato varato anche un modello che prevede la segmentazione del servizio offerto alle agenzie, sulla base del tasso di fidelizzazione di queste ultime», ha ricordato Durini. «A proposito di quest’ultima iniziativa, abbiamo ritenuto che i parametri siano giusti, a patto che vengano garantite a tutte le agenzie, comunque, i servizi essenziali. Abbiamo ogni anno rinnovato e implementato i rappel».

E si arriva alla sottoscrizione dell’accordo dati, lo scorso anno. «Si tratta di un accordo che», ha sottolineato Durini, «prevede che gli agenti siano i titolari dei dati dei loro clienti e allo stesso tempo i responsabili per conto della compagnia. A noi è sembrata la formula più logica. Anche lo Sna ce lo ha riconosciuto».

Pierguido Durini, presidente del Gruppo agenti Helvetia, presenta la sua relazione all’ultimo congresso della rappresentanza agenziale a Milano

RELAZIONI COMPLICATE – Da un lato, dunque, una intesa raggiunta per la soddisfazione di entrambe le parti. Dall’altro, però, qualche crepa, forse anomala visti gli storici rapporti di collaborazione. «All’inizio di quest’anno le relazioni con la compagnia si sono complicate dal momento che abbiamo riscontrato visioni diverse sulle modalità di intervento e riforma dei prodotti retail», ha ricordato Durini nella sua relazione. «In più abbiamo avvertito un cambiamento da parte della compagnia dei metodi e negli strumenti di confronto con le commissioni e i vertici del gruppo agenti. A febbraio scorso la compagnia, preoccupata per un aumento del rapporto sinistri/premi che ha colpito tutto il mercato, ha azzerato la scontistica del settore retail, per poi rivedere parzialmente questa scelta poco tempo dopo a seguito delle nostre rimostranze».

Il Gah, in questo contesto, ha evidenziato che: «il rapporto s/p si migliora anche aumentando gli incassi; dobbiamo crescere per evitare di non avere risorse per investimenti; cambiare i prodotti sì, ma rendendoli vendibili per aumentare il portafoglio; lanciare operazioni di riforma portafoglio è indispensabile altrimenti il trende del rapporto s/p non cambierà».

La posizione espressa dal Gah e dal suo presidente è stata ed è chiara: «Non concordiamo con una politica di incremento tassi, franchigie e scoperti che a nostro parere porta i nostri prodotti fuori mercato, né con operazioni a tappeto di aumento premi o variazioni contrattuali che non tengono conto della realtà delle singole zone e agenzie. Comprendiamo la preoccupazione per la qualità dei dati di bilancio da sempre eccezionali in Helvetia, ma senza che ciò porti ad azioni che snaturino il nostro modo di essere presenti sul mercato e la qualità di prodotti e consulenza fornita ai clienti».

Sono tutti concetti richiamati nel corso del dibattito congressuale di Milano. La tavola rotonda dell’ultimo giorno, però, come ha ricordato lo stesso Durini, ha smorzato la tensione. E la compagnia si è detta pronta a supportare la rete.

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA