Il Gruppo agenti Aviva, attraverso il suo segretario Maurizio Casalegno, ha voluto esprimere un pensiero di apprezzamento nei confronti del manager che venerdì scorso ha annunciato la fine dell’avventura nella compagnia britannica.  

Ruoli «diversi, ma non distanti»; non sono mancate le volte nelle quali si sono dovute prendere posizioni «difficili, scomode ma condivisibili» per quelli che erano i rispettivi compiti e interessi.

Maurizio Casalegno, segretario del Gruppo agenti Aviva (Gaav), ha fatto pervenire un messaggio a Vittorio Giusti, che venerdì scorso ha annunciato la sua uscita da Aviva. Il segretario ha ricordato le telefonate «a tratti davvero dure» intercorse con Giusti «durante le serate e nottate del lock down» e il fatto di «non recriminare nulla del passato» e di quello che «insieme» è stato costruito, definito «tranquillamente come una grande, difficile, stagione di successi».

La risposta di Giusti non si è fatta attendere: «Quando la stima reciproca è altissima, quando il senso di responsabilità è forte, quando sul tavolo si mettono professionalità e correttezza allora il dialogo è necessariamente aperto, a volte acceso, ma sempre costruttivo». Giusti ha ricordato come la relazione tra Aviva e i suoi agenti sia «un unicum sul mercato italiano»; ha poi speso parole di elogio nei confronti di Agostino Ferrara, nuovo amministratore delegato di Allianz Viva (la nuova denominazione di Aviva Italia): «Una persona di altissimo profilo professionale e di notevoli doti umane. Non ho dubbi», ha concluso, che tutti gli agenti ora Allianz Viva sappiano «continuare a essere un grande esempio di successo e professionalità».

Lo scorso 16 dicembre c’è stata una riunione di direttivo con Ferrara e sempre nello stesso giorno i vertici del Gaav hanno avuto modo di salutare Giusti.

Fabio Sgroi

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