Confermati i tre consiglieri di Generali uscenti (fra cui Stefano Gentili). Carlo Ferraresi designato ancora amministratore delegato.
Il consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha concluso il processo avviato il 4 febbraio scorso volto alla presentazione di una lista, in vista del rinnovo del consiglio stesso per il prossimo triennio. Il board ha approvato all’unanimità la lista dei candidati presentata dal comitato Nomine, che nella scelta dei potenziali candidati è stato supportato dall’advisor Spencer Stuart.

La lista dei 15 membri è composta da Davide Croff (candidato presidente, ex fra l’altro di Bankitalia, gruppo Fiat e Bnl), Camillo Candia (ex ceo di Zurich Italia), Luigi Migliavacca, Carlo Ferraresi (designato ancora in qualità di amministratore delegato), Stefano Gentili (ex chief marketing & distribution officer e poi senior advisor di Generali Italia; fa parte del cda uscente), Roberto Lancellotti, Cristiana Procopio, Daniela Saitta, Giulia Staderini, Elena Vasco, Paolo Benazzo, Pierpaolo Marano (professore di diritto delle assicurazioni e di diritto commerciale all’Università Cattolica di Milano, membro del comitato scientifico del Cesia; è un volto noto al mondo dell’intermediazione assicurativa), Silvia Arlanch, Laura Santori e Carlo Maria Pinardi.
La lista sarà sottoposta all’assemblea degli azionisti prevista per il prossimo 13 e 14 maggio rispettivamente in prima e seconda convocazione.
Secondo quanto si legge in una nota di Cattolica, «la lista include profili con un mix di conoscenze, competenze ed esperienze maturate in ambito assicurativo e finanziario, in ambito risk management e controlli, garantendo l’idoneità collettiva dell’organo amministrativo e riflettendo le priorità strategiche che Cattolica si troverà ad affrontare. Si tratta di una rosa di candidati che valorizza la diversità, con particolare riferimento al genere e il mix di esperienze, rispettando al contempo i requisiti normativi e statutari, questi ultimi particolarmente volti a valorizzare varietà, turnazione e capacità professionali degli amministratori».
Fabio Sgroi
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