Come nel caso di Donau, anche in Axa, secondo le OO.SS., c’è un problema licenziamenti.
Non solo Donau. Anche in Axa c’è subbuglio. Le lavoratrici e i lavoratori di Axa Assicurazioni, Axa Italia Servizi, Axa Tech, Axa Corporate Solutions, Axa Art e Axa Med Holding della piazza di Milano, riuniti in assemblea nella giornata di ieri e ascoltata la relazione delle Rsa su quanto sta accadendo, «nel manifestare la loro solidarietà ai colleghi colpiti dai licenziamenti» hanno approvato all’unanimità un ordine del giorno che dà il via a uno stato di mobilitazione.
In particolare, si legge in una nota congiunta diramata da First Cgil, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca, «condannano l’utilizzo dei licenziamenti individuali quale strumento riorganizzativo da parte dell’azienda, che si sottrae in tal modo al confronto sindacale; ritengono l’utilizzo del licenziamento gravemente lesivo della dignità dei lavoratori, aggravato da un contesto di ottimi risultati delle aziende del gruppo in Italia in cui millantate esigenze di natura economica portino alla soppressione di posti di lavoro; giudicano strumentale e provocatoria l’esclusione della possibilità di ricollocazione all’interno delle sedi di appartenenza delle persone colpite dai provvedimenti di licenziamento; manifestano forte preoccupazione per le future condizioni di lavoro alla luce di questo nuovo atteggiamento aziendale; chiedono che il management receda da tale scelta conflittuale e che il dialogo sociale torni ad essere il mezzo attraverso il quale si affrontino i problemi; danno mandato alle Rsa di proclamare lo stato di mobilitazione e di intraprendere tutte le azioni che riterranno più opportune». (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA