Stefano De Polis sottolinea che «è solo una opportunità per la clientela» e che aderenti e contraenti «possono continuare a rivolgersi agli intermediari di fiducia con i quali hanno sottoscritto il contratto».
«L’home insurance? È solo una opportunità per la clientela; non c’è obbligo di avvalersene e, anche quando attivata, aderenti e contraenti possono continuare a rivolgersi agli intermediari di fiducia con i quali hanno sottoscritto il contratto». Stefano De Polis (nella foto), segretario generale dell’Ivass, intervenuto nel corso dell’ultimo congresso di Anapa Rete ImpresAgenzia, chiarisce un tema che spesso è visto come uno spauracchio dagli agenti.
L’Ivass, con il recente Regolamento 41 in materia di informativa, pubblicità e realizzazione dei prodotti assicurativi, ha adottato disposizioni per accompagnare («così come richiesto dal Parlamento», ha precisato De Polis), il processo di adattamento alla digitalizzazione del settore assicurativo. Lo ha fatto prevedendo l’obbligo di gestione digitale dei dati anagrafici presenti nei contratti sottoscritti e delle informazioni relative alle coperture attive e potenziando le funzioni delle aree riservate dei siti internet e delle App (la cosiddetta home insurance).
«Queste novità si muovono nel solco di disposizioni esistenti; sin dal 2010 (Reg. Isvap 35 del 2010, art. 38, bis) le compagnie sono tenute a predisporre nei siti internet aree informative riservate accessibili ai contraenti. Anche la home insurance dispositiva è già una realtà limitatamente alle polizze Rc auto», ha ricordato il segretario.
Il nuovo regolamento prevede «la digitalizzazione dei contratti assicurativi e integra e modernizza l’home insurance consentendo ai clienti di effettuare una serie minimale di operazioni dispositive quali, tra le altre, la richiesta di riscatto e la richiesta di modifica dei propri dati personali. Su questi aspetti preciso si tratta di “richieste” per cui anche l’eventuale richiesta di riscatto non avrebbe un effetto automatico e irreversibile; nel corso dell’iter informatico ci sono spazi per approfondimenti, anche di tipo consulenziale, con l’assicurato, ad esempio per valutarne l’effettiva convenienza economica; i dati che il cliente può direttamente modificare sono quelli di tipo anagrafico, e non il profilo di rischio».
L’Ivass ha chiarito che può essere data attuazione all’home insurance anche mediante il ricorso all’outsourcing, per esempio «utilizzando per le funzionalità dispositive il sito dell’intermediario mandatario, previo raccordo con i sistemi informatici dell’impresa mandante. L’Ivass guarda con attenzione a questa forma di collaborazione tra compagnie e intermediari».
Fabio Sgroi
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