domenica 19 Ottobre 2025

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HELVETIA ITALIA E LA CONVENTION DI MILANO: IL CEO LA GIOIA DETTA I PROSSIMI PASSI DA COMPIERE

Giovedì scorso si è tenuto l’incontro annuale con gli agenti che, ha dichiarato Markus Gemperle, ceo del gruppo elvetico, «rimangono un pilastro fondamentale nel modello di business del gruppo». Fari puntati sul futuro, ma anche sui risultati conseguiti nel 2017. La Gioia: «Abbiamo cambiato organizzazione, rivisto il catalogo prodotti, lavorato molto sui sistemi. E in futuro serve avere la capacità di reazione alle minacce che arrivano dal mercato e dai nuovi competitor».

 

Francesco La Gioia, ceo di Helvetia Italia, durante la convention di giovedì scorso

Crescita, innovazione e attenzione al cliente: tre obiettivi da centrare cavalcando il cambiamento, ma senza perdere di vista il valore della tradizione. Helvetia Italia ha ben chiari i punti principali della sua nuova direzione strategica da qui al 2020 e vuole continuare a ricoprire un ruolo di peso nell’economia del gruppo elvetico a livello europeo. Nella convention che si è svolta giovedì scorso, presso il centro congressi Stella Polare a Rho (Milano), il gruppo guidato in Italia dal ceo Francesco La Gioia ha illustrato alla rete agenziale (in prevalenza si tratta di agenzie plurimandatarie) i prossimi passi che intende compiere.

Una convention particolare, a cui hanno partecipato circa 500 persone, che è coincisa, quest’anno, con il 70esimo anniversario dall’approdo di Helvetia in Italia (era il 1948) e con il 160esimo anniversario del gruppo svizzero.

Naturalmente si è fatto il punto partendo dall’ultimo incontro con la rete, quello del marzo dello scorso anno a Firenze. «Se Helvetia, adesso, si trova in un momento di congiuntura particolarmente positivo credo non sia frutto del caso, ma sia il risultato delle tante cose buone che abbiamo fatto insieme, compagnia e agenti, e che sono un buon viatico per quello che immaginiamo di fare per il futuro», ha esordito La Gioia. Dopo aver ricordato che la nuova leva strategica di Helvetia «è basata sull’agilità, sulla crescita, sulla innovazione e sull’attenzione al cliente, tutti valori che richiamano a un cambiamento», senza tralasciare «il valore della tradizione», il ceo ha analizzato in sintesi i risultati conseguiti da Helvetia Italia nel 2017.

«Intanto i risultati di profitto sono stati raggiunti sia nei danni, sia nel vita», ha evidenziato La Gioia. «Per quanto riguarda il volume dei premi abbiamo subìto ancora una contrazione nei danni, un calo molto concentrato a livello di produzione della rete agenziale e il driver di difesa è stato ancora una volta l’auto». Il ceo ha ricordato come la diminuzione dei premi auto sia stata anche «conseguenza di uno sforzo deliberato di riqualificazione tecnica del portafoglio», che ha dato frutti perché «il loss ratio è migliorato di 5 punti percentuali rispetto al 2016 e questo rappresenta un vantaggio e un fatto importante». Il ramo vita è andato «bene, dal momento che siamo cresciuti del 4%,  mentre il mercato ha riscontrato un segno negativo. La performance delle agenzie, nel vita, è stata molto buona».

Il video messaggio di Markus Gemperle, ceo del Gruppo Helvetia

IL VIDEO MESSAGGIO DI GEMPERLE – E a proposito di risultati, proprio all’inizio dei lavori è stato proiettato un video messaggio di Markus Gemperle, ceo di Helvetia Group che, impossibilitato a partecipare fisicamente, ha voluto testimoniare comunque la sua vicinanza all’Italia. «Per il gruppo Helvetia il 2017 è stato un anno di successo», ha esordito, «siamo stati in grado di mantenere quanto promesso. In termini di utile generato, per la prima volta abbiamo superato i 500 milioni di franchi (+2,2% rispetto al 2016, ndr). La business unit Europa contribuisce per circa un quarto (120 milioni di franchi, +5,4% ndr) all’utile del gruppo e, all’interno di questa, l’Italia (32 milioni di franchi, +8,3%, ndr) si riafferma una colonna portante con un aumento del profitto di oltre l’8%».

L’incidenza di Helvetia Italia nell’ambito dell’utile generato in Europa è stato pari al 27%, come la Spagna. Segue l’Austria con il 25% e la Germania con il 22%. Il gruppo elvetico ha continuato a crescere anche in termini di premi. Il volume d’affari complessivo di Helvetia è salito, nel 2017, a 8.641 milioni di franchi (+1,5%). «Helvetia Italia ha raggiunto buoni risultati, nonostante la situazione di mercato continui a essere sfidante in particolare nell’auto», ha detto Gemperle. L’Europa ha registrato una raccolta premi di 2.764 milioni di franchi (+4,9%); l’Italia ha toccato quota 894 milioni di franchi (+3,5%). L’incidenza dell’Italia, in chiave Europa, è significativo: 32%, contro il 31% della Germania, il 20% dell’Austria e il 16% della Spagna.

Gemperle ha sottolineato come la performance positiva dei risultati di Helvetia Italia sia «il frutto del miglioramento di oltre 4 punti percentuali del combined ratio. A questo si aggiunge un deciso spostamento del mix del portafoglio vita verso prodotti ibridi accompagnato da una riduzione della garanzia dei prodotti tradizionali. Sono consapevole del fatto che il business auto resti problematico, ma i risultati conseguiti confermano la validità della strategia tariffaria adottata. In primo luogo il livello della sinistralità è marcatamente migliorato. In aggiunta la nuova tariffa ha consentito di adattare il premio al profilo di rischio del cliente migliorando la qualità».

Per quanto riguarda la strategia di Helvetia da qui al 2020, Gamperle è stato chiaro: «Puntiamo sul rafforzamento del core business e a promuovere innovazioni mirate. Helvetia vuole essere agile, innovativa e focalizzata sul cliente. I bisogni dei nostri clienti e dei nostri partner distributivi sono al centro dell’attività del gruppo». E sulla digitalizzazione ha detto: «Non vuole sostituire il nostro punto di forza basato sul contatto tra persone, ma offre una serie di nuove opportunità per rendere Helvetia chiara e semplice. In questo contesto, gli agenti di Helvetia Italia rimangono un pilastro fondamentale del modello di business del gruppo: il contatto umano nell’era digitale».

LA GIOIA: «REAGIRE ALLE MINACCE» – Commentando il video messaggio di Gemperle, il ceo La Gioia ha rimarcato il fatto che le aspettative, da parte della casa madre elvetica, verso quello che succede in Italia «deve essere per noi anche evocativo di senso di responsabilità. L’azionista si aspetta risultati e noi dobbiamo in qualche modo garantirli. Gemperle ha detto che crede molto nel ruolo degli agenti e dell’intermediazione fisica e ha ribadito ancora una volta che il supporto digitale può aiutare l’interazione personale e non può mai sostituirla».

Poi, guardando al futuro, La Gioia ha sottolineato: «Abbiamo cambiato organizzazione, rivisto il catalogo prodotti, lavorato molto sui sistemi mettendo a disposizione delle risorse economiche con un approccio non disruptive. In futuro dovremo avere la capacità di reazione alle minacce che arrivano dal mercato e dai nuovi competitor».

La convention, che si è svolta in un clima molto disteso e di collaborazione fra compagnia e rete agenziale, è andata avanti con gli interventi dei vari responsabili di settore di Helvetia Italia e con uno spazio dedicato agli agenti. Momenti su cui Tuttointermediari.it, presente all’evento, ritornerà nei prossimi giorni con articoli di approfondimento.

Fabio Sgroi

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