Nell’ultima convention dedicata alla rete, il gruppo elvetico ha affrontato diversi temi, tra cui la strategia commerciale, il modello di servizio e come crescere in modo profittevole.

Strategia commerciale, modello di servizio e crescita profittevole. Sono alcuni dei temi discussi nel corso della convention del Gruppo Helvetia Italia dedicata alla rete agenziale che si è tenuta qualche settimana fa a Milano. Il tema trasversale, ha fatto sapere il gruppo elvetico, è stato però «la conferma del rapporto privilegiato che c’è» con i suoi agenti, fatto di «ascolto continuo». Anche su questo aspetto si è concentrato l’intervento del ceo Roberto Lecciso, di cui Tuttointermediari.it ha riferito in questo articolo. E dei rapporti, definiti «ottimi» con gli agenti, ha parlato anche Fabian Rupprecht, group ceo di Helvetia, presente fisicamente alla convention e intervenuto in apertura dei lavori.
Per Helvetia il futuro «è ricco di sfide e di opportunità» che la compagnia vuole «cogliere» insieme con i suoi agenti. «Tra i nostri obiettivi», ha dichiarato Emanuela Mantini, chief commercial officer del gruppo Helvetia Italia, «c’è quello di diversificare maggiormente il business, sia in termini di mix, sia di presenza geografica», ma anche di «accelerare il percorso di digitalizzazione per offrire un servizio ottimale sia ai clienti, sia ai nostri intermediari».
Michelangelo Avello, chief financial officer e direttore vita del gruppo Helvetia Italia, ha sottolineato come la crescita profittevole sia possibile «solo attraverso la collaborazione con la rete di intermediari Helvetia e il lavoro è già in atto. Il primo semestre 2024 ha riscosso risultati di vendita confortanti per il comparto vita nei prodotti ibridi, di previdenza e di rischio sui quali è focalizzata la strategia della compagnia».
Delle ambizioni in ambito danni ha parlato Massimo Fedeli, direttore danni del gruppo Helvetia Italia, che ha indicato le strade da seguire: «Arricchire e semplificare il catalogo prodotti rispondendo anche alle nuove esigenze in tema cat nat, lavorare su servizio e dialogo con gli agenti per creare un team pronto a rispondere alle esigenze del mercato, offrire un modello di servizio sinistri sempre di più alto livello per la clientela (Helvetia ha fatto sapere di aver chiuso, in meno di un anno, più del 90% dei sinistri cat nat del 2023, ndr), integrando anche intelligenza artificiale e innovazioni tecnologiche».
Nell’ambito operations, l’obiettivo è migliorare il supporto alla rete di vendita, la gestione dell’assistenza assuntiva e guidare i processi di cambiamento in agenzia. «Credo fortemente che l’efficacia di un lavoro congiunto sia guidata dall’ascolto, dalla comunicazione e dal dialogo», ha affermato Elena Repetto, chief operating officer del gruppo Helvetia Italia. «Solo così possiamo costruire dei modelli di servizio di valore e gestire positivamente il cambiamento».
Il miglioramento del servizio e della collaborazione passa anche attraverso i sistemi informativi. Helvetia ha fatto sapere di avere già realizzato le architetture che costituiranno la base operativa per i prossimi 5-10 anni e identificato le tre aree chiave su cui concentrare gli sforzi: strumenti sempre più performanti da mettere a disposizione degli agenti, migliorare i front-end e rafforzare la sicurezza in tema di dati dei clienti. «Ottimizzare il modo in cui i sistemi informatici operano ci permette di semplificare il lavoro quotidiano degli intermediari e dare loro più tempo per interagire con il cliente», ha osservato Giovanni Forleo, chief information officer del gruppo Helvetia Italia. «Abbiamo avviato una nuova fase di trasformazione delle applicazioni con l’obiettivo di allinearle sempre di più alle esigenze degli intermediari».
Fabio Sgroi
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