martedì 21 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

GULINO AGLI INTERMEDIARI: «SFORZATEVI DI ACQUISIRE UNA CULTURA INFORMATICA»

Il presidente dell’associazione delle software house del mondo assicurativo annuncia l’organizzazione di incontri sul territorio italiano finalizzati alla diffusione di «un nuovo modo di intendere la preventivazione e la vendita di polizze supportata dal web».
 

Gulino GiuseppeShare (acronimo di Software house assicurative in rete), l’associazione delle software house del mondo assicurativo, chiede uno sforzo agli intermediari assicurativi: impegnarsi ad acquisire una cultura informatica.

E questa è una delle mission dell’associazione: definire uno standard di comunicazione tra le compagnie e gli intermediari e, appunto, divulgare cultura informatica nel contesto assicurativo.

Su questo punto ha voluto esporre il proprio pensiero Giuseppe Gulino (nella foto), presidente di Share. «Oggi non è pensabile che un intermediario non abbia un sito internet, non abbia un gestionale, non sia presente sui social o non sappia come sfruttare le potenzialità di questi ultimi per raggiungere i clienti. Oggi si parla tanto di web 2.0, ci si riempie la bocca di tecnologia avanzata e poi non si riesce a comprendere che il cliente se va su un sito assicurativo, ci va esclusivamente per un motivo ben preciso: il risparmio, spendere meno. Magari con la consulenza di un vero intermediario e non utilizzando un comparatore», ha affermato Gulino. «Il cliente oggi si aspetta una risposta celere ed è disponibile ad andare in agenzia per avere la consulenza di un intermediario competente e stipulare con lui il contratto. La difficoltà sta nel far comprendere al potenziale cliente cosa realmente fa la differenza fra un comparatore o un intermediario “attrezzato per la consulenza anche on line”. Se non si riesce in questa scommessa si rischia di possedere una Ferrari per andare a 50 km all’ora in quanto non si è in grado di cambiare le marce. In pratica si rischia di essere arrabbiati, per nostra incapacità, nei confronti di chi ci ha venduto la Ferrari imbrogliandoci sul fatto che fosse una macchina da 300 km/h».

Per il presidente di Share la soluzione è questa: «diffondiamo una cultura informatica 2.0 adatta all’utilizzo dei sistemi gestionali Crm e dei sistemi in grado di velocizzare le dinamiche di gestione del cliente».

Proprio con riferimento a questo obiettivo, Share ha annunciato l’organizzazione di incontri sul territorio italiano finalizzati alla diffusione di «un nuovo modo di intendere la preventivazione e la vendita di polizze supportata dal web». Si tratta di corsi riservati a intermediari, sia on line, sia in aula. Tutto ciò con il contributo delle associazioni sindacali e dei gruppi aziendali agenti. (fs)

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