Sul piano operativo si è data continuità alle azioni già intraprese nel corso del 2020, adattandole e integrandole di volta in volta in relazione all’evoluzione dell’emergenza e dei provvedimenti normativi a essa inerenti.
Come nel 2020, anche nel 2021, per far fronte all’emergenza sanitaria Covid-19, il Gruppo Unipol ha lanciato diverse iniziative. Sul piano operativo, il gruppo bolognese ha dato continuità alle azioni e iniziative già intraprese nel corso del 2020, adattandole e integrandole di volta in volta in relazione all’evoluzione dell’emergenza sanitaria e dei provvedimenti normativi a essa inerenti.
Nel dettaglio, nel 2021 sono proseguite le iniziative a supporto della clientela e della rete agenziale attivate nell’anno precedente, cosi come il monitoraggio da parte del gruppo della situazione di liquidità e solvibilità con l’obiettivo di consentire l’attivazione di eventuali azioni di ottimizzazione del profilo di rischio.
In questo contesto, il gruppo Unipol ha predisposto, in coordinamento con le istituzioni nazionali e regionali competenti, un piano vaccinale dedicato a tutti i dipendenti del gruppo, ai loro familiari, agli agenti e al personale dipendente di agenzia, nonché gruppi e aziende appartenenti alle principali realtà produttive italiane.
Si è trattato, ha sottolineato il gruppo bolognese, del primo piano vaccinale sviluppato da un’azienda, attivo sull’intero territorio nazionale, con oltre 200 siti di somministrazione convenzionati, 4 hub specializzati e oltre 11.000 vaccinazioni effettuate nel corso dell’anno in otto regioni.
Per quanto concerne i dipendenti, il gruppo ha prorogato le iniziative di cautela già poste in essere nel 2020 al fine di contenere i rischi di contagio e garantire la continuità operativa tutelando il personale dipendente. Sono state prorogate, per esempio, la limitazione delle trasferte e di tutte le forme di aggregazione, l’intensificazione degli interventi di disinfezione delle sedi, l’ampliamento della flessibilità oraria in ingresso e in uscita, la tutela delle situazioni di fragilità.
Per gran parte dell’esercizio 2021 è stato previsto il lavoro in remoto, nonché il monitoraggio quotidiano da parte della task force istituita internamente, e la gestione centralizzata delle autorizzazioni all’accesso nelle sedi. A partire dal 4 novembre sorso, il gruppo Unipol ha previsto la ripresa delle attività in presenza, che ha interessato circa il 70% del personale.
Oltre alle azioni di prevenzione e gestione utili al contenimento dell’emergenza sanitaria, il gruppo Unipol ha deciso di avviare, visto il protrarsi della pandemia, un servizio di counseling a distanza, denominato Parliamone, «per supportare le persone nel gestire le criticità della vita personale che il lungo periodo di pandemia può avere fatto emergere o accentuato».
Al fine di supportare la sanità pubblica nella gestione dei casi di positività è stato istituito un servizio telefonico di supporto medico, gestito da UniSalute, a disposizione dei lavoratori del gruppo.
Fabio Sgroi
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