L’utile consolidato in calo del 30% rispetto a giugno dell’anno scorso; decisivo l’impatto di alcuni eventi catastrofali.
Nel primo semestre 2017, il gruppo Itas (nella foto, la sede) ha registrato un utile consolidato di 7,8 milioni di euro, in calo del 30% rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. Secondo quanto precisato dal gruppo in una nota, «l’andamento è stato segnato dall’impatto netto di circa 10 milioni di euro dei sinistri legati alle gelate primaverili e alle forti grandinate abbattutesi in particolare sul Trentino Alto Adige». Escludendo questo impatto straordinario, l’utile raggiunge i 18 milioni di euro.
La raccolta premi vita ha registrato una riduzione (-21,5%); quella nel comparto dei fondi pensione ha segnato una crescita del 18,9%.
Nei danni, la raccolta ha superato i 395 milioni di euro (+4,8%) trascinata dal comparto non auto (+6%). Positivo anche l’andamento del settore auto (+3,7%).
Il combined ratio si è attestato al 97,8% in aumento di 1,3 punti percentuali a causa dell’aumento della sinistralità del 4,7% causato dalla significativa incidenza dei danni derivanti dagli eventi catastrofali di cui si faceva riferimento in precedenza, in buona parte compensato dalla riduzione dell’incidenza delle spese di gestione (-2%) e da quella degli altri oneri (-1,5%).
Stabile il rapporto oneri di acquisizione su premi di competenza a 1,73% e il rapporto spese amministrative su riserve matematiche a 0,16%. Il patrimonio netto del Gruppo ammonta a 338 milioni, stabile rispetto al 31 dicembre 2016, con un indice di solvibilità a 140%.
In crescita l’indice di solvibilità della capogruppo Itas Mutua a 158% (+3%) con un’eccedenza di 208 milioni; stabile quello di Itas Vita a 129% con un’eccedenza di 38 milioni di euro. (fs)
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