Si punta, fra l’altro, al rafforzamento patrimoniale, con una raccolta premi attesa di oltre 1,7 miliardi di euro, in crescita del 50%.
Il rafforzamento patrimoniale, con l’obiettivo di una raccolta premi attesa di oltre 1,7 miliardi di euro (in crescita del 50%), una ratio patrimoniale di oltre il 170% e un ulteriore miglioramento della Solvency Ratio (oggi positiva di circa il 140%). Sono i punti principali del nuovo piano industriale 2018-2020 del gruppo Itas, elaborato dal direttore generale Raffaele Agrusti.
Il nuovo piano punta a una crescita del risultato netto dai 5 milioni stimati per fine 2017 (anno in cui il risultato fiscale ha risentito del forte impatto dei sinistri catastrofali straordinari che si sono verificati nel primo semestre) ai 18 milioni di euro nel 2020.
Nel ramo danni l’obiettivo è quello di raggiungere una ratio patrimoniale del 160%, puntando nel lungo periodo ad allinearsi al 170%. Il nuovo piano mira a una crescita media annua della raccolta del 4,2%, passando dai 780 milioni di euro registrati a fine 2017 a circa 900 milioni di euro nel 2020. Questa crescita, si legge in una nota, sarà in parte frutto dell’acquisizione nel 2016 delle oltre 30 agenzie Rsa, ma sarà anche supportata dal lavoro, definito «ottimo» da Itas, svolto dalla rete agenziale già esistente.
Il ramo auto manterrà una crescita omogenea e in linea con gli standard di riferimento, che beneficerà di diverse strategie, tra cui: lancio di nuovi prodotti, maggiore personalizzazione dell’offerta, maggiore attenzione alla redditività del portafoglio, efficientamento nel processo liquidativo.
Per quanto riguarda i rami elementari, Itas prevede una crescita anche superiore rispetto a quella del mercato al 5,5%, grazie a un incremento dei volumi, a un miglioramento del mix di portafoglio e ad azioni di riforma di portafoglio. Si vogliono sfruttare l’attività di cross selling e valorizzare le esperienze legate all’acquisizione Rsa, contando sulla diversificazione geografica del rischio e sviluppando nuovi segmenti mercato.
Nel ramo vita l’obiettivo è raggiungere un Solvency ratio del 142% e raddoppiare il volume dei premi dai 330 milioni di fine 2017 a 775 milioni di euro nel 2020. Per ottenere questi risultati, la strategia nel ramo vita punta sull’introduzione dei prodotti multiramo, sull’apertura di nuovi canali di distribuzione dedicati, sull’ampliamento dell’attuale offerta di prodotti, sull’incremento delle agenzie operative che distribuiscono prodotti vita (da 45 a 100) e sullo sviluppo della previdenza integrativa.
Fabio Sgroi
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