Continua la crescita delle polizze danni non motor.
Sono stati approvati i risultati del gruppo assicurativo Intesa Sanpaolo Vita (presieduto da Luigi Maranzana e guidato dall’amministratore delegato Nicola Maria Fioravanti) per quanto concerne l’esercizio 2023. Ecco nel dettaglio i principali dati del gruppo torinese, con riferimento alle sole società soggette a controllo partecipativo (cioè Intesa Sanpaolo Vita, Intesa Sanpaolo Assicura, Intesa Sanpaolo Rbm Salute e Intesa Sanpaolo Insurance Agency) e a quelle soggette a direzione unitaria, comprensivo quindi di Fideuram Vita.
SOCIETA’ SOGGETTE A CONTROLLO PARTECIPATIVO – Al termine dell’esercizio 2023, la produzione lorda vita si è attestata a 11,9 miliardi di euro (-7,7% rispetto a fine 2022). Il calo è da attribuire al -54,4% dei prodotti unit linked, parzialmente compensati dall’incremento del 18,5% dei prodotti tradizionali e del 24,9% del comparto previdenza. La nuova produzione vita è stata pari a 11,6 miliardi di euro (-7,5%). Il risultato netto consolidato è stato di 859,8 milioni di euro. Il patrimonio netto è stato di 6,05 miliardi di euro. Solvency ratio al 256,3% (198% a fine 2022).
SOCIETA’ SOGGETTE A DIREZIONE UNITARIA – La produzione lorda vita si è attestata a 15,3 miliardi di euro (-5,7%), da attribuire principalmente al calo del 43,7% del comparto unit linked, parzialmente compensato dall’aumento del 24,2% dei prodotti tradizionali e del 20,5% del comparto previdenza. La nuova produzione vita è stata pari a 14,9 miliardi di euro (-5,5%). I premi del business protezione sono stati pari a 1,46 miliardi di euro (+2,2%). I premi del comparto non motor sono risultati in crescita del 6,9% (7% a fine 2022). Il risultato netto consolidato è stato di 942,6 milioni di euro. Il patrimonio netto si è attestato a 6,8 miliardi di euro (+10,6%). Solvency Ratio al 256,3% (202% a fine 2022). (fs)
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