lunedì 20 Ottobre 2025

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GRUPPO HELVETIA ITALIA: QUATTRO PILASTRI PER REALIZZARE LA STRATEGIA 20.25

Ieri, a Milano, si è svolta la convention annuale dedicata alla rete. Per l’occasione era presente un ristretto gruppo di agenti (nei prossimi giorni verrà condiviso con tutta le rete di agenzie in quattro puntate in modalità digitale). Ecco come è andata.   

Strategia 20.25 e ripartenza. Di questo si è parlato ieri nel corso della convention 2021 (nella foto) organizzata dal gruppo Helvetia Italia per la rete agenziale. L’evento si è svolto alla presenza di un gruppo ristretto di agenti (nei prossimi giorni verrà condiviso con tutta le rete di agenzie in quattro puntate in modalità digitale) presso Ibm Studios, in piazza Gae Aulenti a Milano.

La premessa (i lavori della convention sono stati aperti da Roberto Lecciso, ceo del Gruppo Helvetia Italia) è il contesto macroeconomico del settore assicurativo in cui nasce la strategia del gruppo elvetico; un contesto che «mostra uno scenario post pandemico in ripresa». In Italia, in particolare, vengono a delinearsi «diversi scenari legati all’incertezza sui tempi di ritorno alla normalità ed all’efficacia dei piani di sviluppo», si legge in una nota.

La strategia 20.25 del gruppo Helvetia si basa su quattro pilastri: «la customer convenience, un’offerta ottimale, una crescita redditizia e infine nuove opportunità».

Per ciascuno di questi “slogan”, il board di Helvetia, attraverso gli interventi dei relatori – Michelangelo Avello (cfo), Massimo Fedeli (direttore danni), Fabio Carniol (direttore vita) e Sandro Scapellato (direttore marketing e distribuzione) –  ha illustrato agli agenti il suo piano di azione: «una serie di azioni concrete e progettualità già messe in atto o quantomeno pianificate per traguardare il 2025 in linea con gli obiettivi e della compagnia e, naturalmente, con le aspettative degli stakeholder. Nuovi prodotti, nuovi ecosistemi, innovazione digitale, sostenibilità, progetti specifici per il mondo retail e commercial, efficientamento di processi già in essere (ad esempio utilizzo di tecnologie innovative per la stima automatica del danno in ambito sinistri) nonché iniziative organizzative interne alla compagnia finalizzate al miglioramento del modello di servizio».

Ma anche «richiesta di proattività nei confronti della rete soprattutto sui nuovi trend di domanda assicurativa a fronte di progetti formativi, programmi incentivanti», oltre che una collaborazione «sempre più solida» con la compagnia.

Fabio Sgroi

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