venerdì 12 Settembre 2025

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GRUPPO GENERALI: I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2020

Risultato operativo a +7,6% e utile netto a -84,8%, a causa di svalutazioni sugli investimenti. I premi lordi complessivi aumentano lievemente: vita a -1,6%, danni a +4%. Migliora il combined ratio.   

In base alle informazioni finanziarie rese note dal gruppo Generali, nel primo trimestre 2020 il risultato operativo si è attestato a 1,44 miliardi di euro, evidenziando un aumento del 7,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’utile netto di gruppo si è attestato a 113 milioni di euro (-84,8%).

Il Leone ha specificato che la flessione è stata dovuta principalmente a questi fattori: 655 milioni di euro per le significative svalutazioni operative e non operative su investimenti (titoli contabilizzati come disponibili per la vendita), a seguito dell’applicazione delle regole dei principi contabili, conseguenti alla situazione dei mercati finanziari impattati dal diffondersi a livello globale del Covid-19 (svalutazioni che, in gran parte non deducibili, hanno determinato anche il maggiore impatto della fiscalità che è passata dal 30,6% al 61,2%); la spesa non operativa di 100 milioni di euro della costituzione del Fondo straordinario internazionale lanciato dal gruppo per fare fronte all’emergenza Covid-19; il minor risultato delle attività operative cessate, nullo al 2020, che complessivamente ammontava a 123 milioni di euro al primo trimestre dello scorso anno.

L’utile netto del segmento asset management è cresciuto a 66 milioni di euro (+26,5%). Per quanto riguarda i premi lordi, il gruppo Generali ha evidenziato una lieve crescita rispetto allo scorso anno (+0,3%), attestandosi a 19,16 miliardi di euro, grazie al contributo del segmento danni che ha compensato il calo osservato nel segmento vita.

La nuova produzione in termini di Pvnbp (valore attuale dei premi di nuova produzione) si è attestata a quasi 11 miliardi di euro, in aumento del 2,4%. L’aumento è legato alla crescita dei prodotti unit-linked (+18,6%) e dei prodotti di puro rischio (+13,8%), che hanno compensato la flessione dei prodotti tradizionali di risparmio. La redditività della nuova produzione sul Pvnbp si è attestata a 4,04% presentando una flessione contenuta (-0,35 punti percentuali). Per effetto di questi movimenti, il valore della nuova produzione (Nbv) è risultato pari a 444 milioni di euro (-5,9%).

Gli asset under management complessivi di parti terze sono diminuiti a 152,8 miliardi di euro (-5,5%), riflettendo l’attuale situazione dei mercati finanziari nonché le uscite registrate su alcuni portafogli nel primo trimestre dell’anno. Le riserve tecniche vita hanno toccato quota 363,4 miliardi di euro (-1,6%), riflettendo in particolare la contrazione della componente unit-linked (-11,1%).

SETTORE VITA –  I premi lordi complessivi emessi che riguardano il vita sono stati pari a 12,3 miliardi di euro, in calo dell’1,6%, a causa della contrazione delle linee risparmio (-13,2%), osservata principalmente in Italia, Francia e Asia. Da segnalare, invece, la crescita dei prodotti unit-linked (+20,9%) diffusa nei vari paesi di operatività del gruppo, in particolare in Francia e Italia. Positivo l’andamento delle linee puro rischio e malattia (+0,7%).

L’effetto combinato della flessione dei premi e dell’aumento dei pagamenti, in particolare riscatti, hanno determinato un calo della raccolta netta, che si è attestata a 3,1 miliardi di euro (-25,2%), osservato soprattutto in Italia, Francia e Asia. Il risultato operativo del segmento vita ha subìto un lieve calo (-0,6%).

SETTORE DANNI – I premi danni sono stati pari a 6,8 miliardi di euro (+4%). Il comparto auto ha mostrato una crescita dell’1,7%, principalmente per lo sviluppo in Austria, Cee e Russia (Aceer), Francia e Americas e Sud Europa. Anche il non auto ha registrato un aumento (+5,3%), riflettendo gli andamenti positivi diffusi nelle diverse aree di operatività del gruppo, in particolare in Italia, Aceer, Francia, Spagna e nelle branch estere.

Il risultato operativo del segmento danni è aumentato (+14,6%), trainato sia dalla performance tecnica, sia dal positivo contributo della nuova acquisizione di Seguradoras Unidas in Portogallo (34 milioni di euro). Il combined ratio è migliorato a 89,5% (-2,0 punti percentuali), trainato dal miglioramento della sinistralità corrente non catastrofale, osservato in entrambi i comparti e più marcato in quello auto. In miglioramento anche il tasso costi, in particolare nella componente amministrativa. Nel primo trimestre si sono registrati circa 93 milioni di euro di sinistri catastrofali, pari a 1,7 punti percentuali sul combined ratio.

STATO PATRIMONIALE E POSIZIONE DI CAPITALE – Il patrimonio netto di gruppo si è attestato a 25,3 miliardi di euro (28,3 miliardi di euro a fine 2019). La flessione del 10,7% riflette principalmente il calo della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita, derivante dall’andamento dei titoli obbligazionari e fondi di investimento. Il Preliminary Solvency Ratio è pari a 196% (224% a fine 2019). (fs)

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