martedì 09 Settembre 2025

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GRUPPO GENERALI: I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2019

Aumentano l’utile (+28,1%) e il risultato operativo (+6,9%). Anche grazie alle dismissioni. Premi lordi complessivi a +6,6%.    

Il Gruppo Generali ha registrato nel primo trimestre 2019 premi lordi per 18,8 miliardi di euro (+6,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), di cui 12,5 miliardi di euro riferiti al segmento vita (+8,5%) e 6,3 miliardi nei danni (+3,1%).

Nel segmento vita, la raccolta netta ha superato i 4 miliardi di euro (+61,9%). La crescita è trainata principalmente dallo sviluppo registrato in Asia e Francia, che beneficiano dell’effetto combinato di minori riscatti e della crescita del volume premi, nonché in Italia, principalmente per effetto della crescita dei premi. I premi hanno evidenziato un aumento dell’8,5%, derivante dallo sviluppo delle linee risparmio (+18,4%, grazie in particolare all’evoluzione in Italia, Cina e Francia) e puro rischio e malattia (+6,5%). La flessione dei premi unit-linked (-12%) ha risentito dell’andamento principalmente in Italia e Francia che ha scontato l’effetto mercati dell’ultima parte del 2018.

Sono aumentati anche i premi del segmento danni (+3,1%). Il settore auto ha evidenziato una crescita del 2,7%, principalmente per lo sviluppo in Austria, Cee e Russia, nonché in Argentina a seguito degli adeguamenti tariffari conseguenti all’inflazione. In Italia la raccolta è tornata a crescere (+1,7%). Nel settore non auto la crescita (+3,6%) è risultata diffusa in tutte le aree di operatività del gruppo, risultando marcata in Austria, Cee e Russia, Germania, Spagna e Europ Assistance.

La nuova produzione in termini di Pvnbp (valore attuale dei premi della nuova produzione) si è attestata a 10,9 miliardi di euro (+4,6%). L’aumento è dovuto alla crescita dei prodotti di risparmio (+14,6%) e dei prodotti di puro rischio (+13,3%). La redditività della nuova produzione sul Pvnbp si è attestata a 4,37%: la flessione di 0,29 p.p. è principalmente dovuta al diverso mix di produzione tra i vari paesi e tra le diverse linee di prodotto.

Per effetto di questi movimenti, il valore della nuova produzione (Nbv) è risultato pari a 478 milioni di euro, in calo rispetto ai primi tre mesi del 2018 (-1,9%).

Le riserve tecniche vita sono cresciute a 353 miliardi di euro (+2,8%). Gli asset under management di parti terze hanno registrato una crescita del 15,7%, principalmente grazie alla performance di Banca Generali e in Cina, nonché all’apporto degli attivi del Belgio i cui investimenti sono rimasti in gestione del gruppo sulla base degli accordi di vendita.

Il risultato operativo si è attestato a 1,3 miliardi di euro, evidenziando un aumento del 6,9%. Quello del segmento vita è migliorato (+5,1%) per effetto dell’ulteriore sviluppo del margine tecnico. In aumento del 3,7% è risultata la performance operativa del segmento danni. Il combined ratio si è attestato al 91,5%. Il risultato del segmento asset management è cresciuto del 4,7%.

L’utile netto di gruppo si è attestato a 744 milioni di euro, evidenziando una crescita del 28,1% e riflettendo principalmente, oltre allo sviluppo del risultato operativo anche della contrazione del risultato non operativo della gestione finanziaria, in particolare per le maggiori perdite nette da valutazione, principalmente su fondi di investimento e i minori profitti di realizzo nel trimestre; sul minor impatto della fiscalità, passata da 34,1% a 30,6%, dovuto principalmente sia alla diminuzione dell’onere Irap in Italia che all’aumento dei costi deducibili in Cina; sul maggior risultato delle attività operative cessate, che complessivamente sono ammontate a 123 milioni di euro, comprensivo del profitto sulla vendita delle attività in Belgio per 128 milioni di euro e del risultato netto del trimestre di Generali Leben (Germania), la cui dismissione si è perfezionata il 30 aprile scorso.

Il patrimonio netto di gruppo si è attestato a 26,3 miliardi di euro (23,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2018), in crescita dell’11,5% grazie al risultato del periodo di pertinenza del gruppo e all’aumento della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita, a seguito del positivo andamento dei mercati azionari e dell’abbassamento dei tassi di interesse. Il Preliminary regulatory Solvency Ratio è risultato pari a 207%. (fs)

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