lunedì 20 Ottobre 2025

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GRUPPO GENERALI: I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2017

In aumento il risultato operativo (+4,2%). In calo la raccolta premi complessiva (-2,5%): danni a +1,9%, vita a -4,6%. L’utile netto diminuisce del 9%.
  

Generali Trieste sedeIl gruppo Generali (nella foto, la sede di Trieste) ha chiuso il primo trimestre 2017 con una raccolta premi complessiva pari a 19,2 miliardi di euro, in calo del 2,5% rispetto all’analogo periodo riferito allo scorso anno.

In particolare, nel segmento vita la raccolta ha sfiorato i 12,8 miliardi di euro (-4,6%). È proseguita la politica di sottoscrizione «maggiormente selettiva» nei prodotti risparmio, la cui emissione è risultata in calo (-18,6%), soprattutto in Italia, Germania e Francia, e di ribilanciamento verso prodotti che presentano «migliori caratteristiche in termini di ritorno rispetto al rischio», come le polizze puro rischio e malattia (+9,3%) e i prodotti unit linked (+26,2%).

Nel settore danni, la raccolta nei primi tre mesi dell’anno ha toccato quota 6,4 miliardi di euro (+1,9%). L’auto ha registrato un +3,5% riflettendo la crescita in Germania (+3,4%), nei paesi dell’Europa Centro-orientale (+8,6%) e America (+38%) che ha compensato il calo osservato in Italia (-5,3%); il non auto (+1,3%) ha visto in aumento i principali paesi di operatività del Gruppo, a eccezione dell’Italia (-5,2%) a seguito del posticipo del rinnovo di alcuni contratti corporate nel secondo trimestre dell’anno.

La nuova produzione in termini di Ape (Annual Premium Equivalent) si è attestata a 1,2 miliardi di euro (-2,2%). Il valore della nuova produzione (New business value) è aumentato del 33,3% e si è attestato a 463 milioni di euro.

Il risultato operativo è aumentato a 1,2 miliardi di euro (+4,2%), spinto dalla performance tecnica vita e dal segmento holding e altre attività. II combined ratio danni è al 93,1% (+1,1 p.p.).

L’utile netto di Gruppo si è attestato a 535 milioni di euro (-9%) e, secondo quanto comunicato dal gruppo,  riflette «la contrazione del risultato non operativo caratterizzato da minori profitti di realizzo per circa 100 milioni di euro, in particolare sul segmento obbligazionario e immobiliare, coerentemente con la strategia del gruppo di preservare la redditività futura degli investimenti. Il risultato non operativo degli investimenti comprende inoltre svalutazioni effettuate nel trimestre per circa 42 milioni di euro riferite ad Alitalia; il maggior impatto della fiscalità, che passa dal 28,5% al 30,7% ( il primo trimestre dello scorso anno aveva beneficiato dell’effetto positivo su imposte per gli esercizi precedenti)».

La redditività a conto economico degli investimenti si è attestata allo 0,8%. Il patrimonio netto di gruppo ha raggiunto quota 24,3 miliardi di euro (-0,9%, a causa della «contrazione della riserva di utili su attività finanziarie disponibili per la vendita per 0,65 miliardi di euro (-10%), a seguito del lieve incremento dei tassi di interesse e degli spread governativi che si è riflesso sul valore degli investimenti obbligazionari»).

Il Regulatory Solvency Ratio è risultato pari a 178%. (fs)

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