lunedì 20 Ottobre 2025

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GRUPPO GENERALI: I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2022

Premi lordi in aumento a 41,9 miliardi di euro (+2,4), grazie allo sviluppo del segmento danni (+8,5%). Vita a -0,5%. Utile netto in calo per le svalutazioni sugli investimenti russi.   

 

Nel primo semestre 2022 il gruppo Generali ha registrato premi lordi in aumento a 41,9 miliardi di euro (+2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), grazie allo sviluppo in particolare del segmento danni. Il risultato operativo è stato pari a 3,1 miliardi di euro (+4,8%). Il risultato non operativo si è attestato a -713 milioni di euro (-496 milioni di euro nel primo semestre 2021). In particolare, il risultato non operativo degli investimenti è stato pari a -168 milioni di euro (48 milioni di euro al 30 giugno 2021), «soprattutto per le maggiori svalutazioni sugli investimenti classificati come disponibili per la vendita, in particolare quelli russi, e per minori profitti netti di realizzo», si legge in una nota.

L’utile netto è stato pari a 1,4 miliardi di euro (-9%) e ha risentito delle svalutazioni sugli investimenti russi per 138 milioni di euro: 97 milioni di euro si riferiscono ai titoli a reddito fisso detenuti direttamente dal gruppo e 41 milioni di euro alla partecipazione in Ingosstrakh. Senza questo impatto, il risultato netto sarebbe stato stabile a 1,5 miliardi di euro.

Gli asset under management complessivi del gruppo sono stati pari a 635,4 miliardi di euro (-10,5%). Il patrimonio netto di gruppo si è attestato a 19 miliardi di euro (-34,9%). La variazione è ascrivibile «alla diminuzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per -10,8 miliardi di euro – principalmente derivante dall’aumento dei tassi di interesse sui titoli obbligazionari governativi e corporate – e alla contabilizzazione del dividendo 2021 per 1,7 miliardi di euro». Il Solvency Ratio si è attestato a 233% (+ 6 punti percentuali).

VITA – I premi lordi del segmento vita sono ammontati a 27,3 miliardi di euro (-0,5%). Sono cresciuti sia la linea puro rischio e malattia (+4,9%), sia quella unit-linked (+3,3%). È calata la linea risparmio (-5,1%). La raccolta netta vita si è attestata a 6,2 miliardi di euro (-7,9%) e ha risentito del calo della linea risparmio (-1,5 miliardi di euro). È stata positiva la raccolta sia della linea puro rischio e malattia (+7%), sia di quella unit-linked (+2,1%). La nuova produzione (espressa in termini di valore attuale dei premi futuri – Pvnbp) si è attestata a 23,5 miliardi di euro (-7,5%). In termini di linee di business, da segnalare la crescita del comparto unit-linked (+3,8%) e la contrazione delle linee risparmio (-16,2%) e puro rischio (-8,4%).

La redditività della nuova produzione sul Pvnbp (new business margin) è aumentata a 5,23% (+0,59 punti percentuali). La maggiore redditività ha portato il valore della nuova produzione (Nbv) a 1,2 miliardi di euro (+4,3%). Il risultato operativo è cresciuto a 1,6 miliardi di euro (+17,1%). Le riserve tecniche vita erano pari a 419,2 miliardi di euro (-1,2%).

DANNI – I premi lordi del segmento danni sono cresciuti a 14,5 miliardi di euro (+8,5%). La linea non auto è aumentata del 10,7%, mentre quella auto è cresciuta  del 4,6%. Il combined ratio è stato pari a 92,5% (+2,8 punti percentuali), riflettendo principalmente la maggiore sinistralità (+2,6 punti percentuali). La sinistralità corrente non catastrofale è risultata in aumento (+1,9 punti percentuali), dovuto sia all’andamento della linea auto, sia ai maggiori grandi sinistri man-made (+0,2 punti percentuali). In aumento anche la sinistralità catastrofale (+0,1 punti percentuali). Il risultato operativo si è attestato a quasi 1,3 miliardi di euro  (+3%).

ALTRI SEGMENTI – Il risultato operativo del segmento asset & wealth management si è attestato a 503 milioni di euro (-3,3%). In particolare, il risultato operativo dell’asset management è cresciuto a 325 milioni di euro (+6,2%), sostenuto dall’aumento dei ricavi operativi (+7,5%). Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività ha raggiunto 121 milioni di euro (37 milioni di euro al 30 giugno 2021). (fs)

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