L’utile netto è cresciuto del 34,6%, mentre la raccolta premi ha registrato un incremento dell’1,8%.
Il gruppo Generali ha registrato al termine del primo semestre 2019 un risultato operativo consolidato che è cresciuto del 7,6% a 2,7 miliardi di euro grazie al positivo sviluppo di tutti i segmenti di business, e un utile netto di 1,8 miliardi di euro (+34,6%), comprensivo anche del risultato delle dismissioni.
I premi lordi complessivi del gruppo sono ammontati a 35,7 miliardi di euro, in aumento dell’1,8%.
VITA – La raccolta netta vita ha quasi raggiunto i 7,4 miliardi di euro (+29,5%) con andamenti positivi in quasi tutti i principali paesi di operatività del gruppo. Le riserve tecniche sono salite a 358 miliardi di euro (+4,3%).
I premi del segmento vita, pari a 24,3 miliardi di euro, sono cresciuti dello 0,9% per lo sviluppo dei prodotti puro rischio e malattia (+9,3%). La flessione registrata in Italia (-9,7%) è dovuta alla contabilizzazione nel secondo trimestre del 2018 di premi per 1,2 miliardi di euro derivanti dal rinnovo di polizze collettive di risparmio. Senza considerare questa sottoscrizione, i premi complessivi in Italia registrerebbero una crescita del 2,8%.
La nuova produzione in termini di Pvnbp (valore attuale dei premi della nuova produzione) si è attestata a 21,4 miliardi di euro, in aumento del 5,4% rispetto al primo semestre 2018. A livello di linee di business si è registrato un incremento dei prodotti di risparmio (+12,1%), principalmente in Italia (9,2%), Francia (+15%) e Germania (+40,9%). In aumento anche i prodotti di puro rischio e malattia (+17,7%), grazie al contributo di Italia (+20,5%), Germania (+22%) e dell’area nternational (+25,3%). I premi relativi ai prodotti unit-linked hanno subito una contrazione (-11,7%) soprattutto in Italia (-26,7%) e in Francia (-9%), legata alla volatilità dei mercati finanziari nella seconda parte del 2018.
Il valore della nuova produzione (Nbv) si è attestata a 942 milioni di euro, in aumento dell’1,3% a perimetro omogeneo rispetto ai primi sei mesi del 2018.
La redditività sul Pvnbp, new business margin, si è attestata al 4,40%, con un calo di 0,18 p.p. a perimetro omogeneo dovuto al meno favorevole mix produttivo e all’impatto delle ipotesi finanziarie rispetto ai primi sei mesi del 2018, solo in parte compensato dall’ulteriore ricalibrazione delle garanzie finanziarie.
Il risultato operativo del segmento vita si è attestato a 1,6 miliardi di euro (+4%).
DANNI – I premi danni sono aumentati a 11,4 miliardi di euro (+3,9%), grazie allo sviluppo in tutti i principali paesi di operatività. L’auto è aumentata del 3,1% e il non auto del 3,6%. In Italia l’incremento è stato pari al 3,3%, a seguito dello sviluppo diffuso nei diversi comparti, in particolare nel ramo infortuni e malattia.
Il risultato operativo si è attestato a 1,1 miliardi di euro (+1,4%). Il combined ratio si è attestato a 91,8% (-0,2 p.p.). Il peso degli eventi catastrofali sul combined ratio è rimasto stabile rispetto al primo semestre dello scorso anno a 1,4 p.p.; sul semestre hanno pesato sinistri catastrofali per complessivi 142 milioni di euro, dovuti principalmente alla tempesta che ha interessato l’Europa centrale a marzo e al maltempo che a giugno ha colpito Germania e Italia.
ASSET MANAGEMENT – Il risultato operativo del segmento si è attestato a 186 milioni di euro, in aumento del 17%. Questo andamento è derivato principalmente dall’aumento dei ricavi operativi, pari a 360 milioni di euro (+25%), anche grazie al consolidamento dei ricavi delle nuove boutique. L’utile del segmento è stato pari a 133 milioni di euro (+22%).
SEGMENTO HOLDING E ALTRE ATTIVITÀ – Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività si è attestato a 21 milioni di euro, grazie allo sviluppo del risultato di Banca Generali per maggiori performance fee, a maggiori proventi dal private equity e ai risultati del fondo pensione Planvital (Cile).
I costi netti operativi di holding sono ammontati a -251 milioni di euro, a seguito dell’aumento nei costi di direzione e coordinamento osservati in alcune sub-holding territoriali del gruppo.
PATRIMONIO E SOLVIBILITA’ – Il patrimonio netto di gruppo è cresciuto a 27 miliardi di euro rispetto a 23,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2018. La crescita è quasi interamente ascrivibile all’aumento della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita derivante principalmente dall’andamento dei titoli obbligazionari.
In termini di solidità patrimoniale del gruppo, il Preliminary Regulatory Solvency Ratio è stato pari a 209% (217% a fine 2018; -8 p.p.), mantenendosi stabile al netto dell’impatto dei cambiamenti regolamentari registrati nel corso del primo trimestre (-7 p.p.) e di model changes minori sul Scr (- 1 p.p.) del secondo trimestre. (fs)
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