In crescita il risultato operativo (+2,7%), l’utile netto (+8,8%) e i premi complessivi (+6,5%).
Il gruppo Generali ha registrato nel primo semestre 2018 un risultato operativo di 2,53 miliardi di euro (+2,7% rispetto all’analogo periodo del 2017), un utile dopo le imposte di 1,33 miliardi di euro (+3%) e un risultato del periodo di pertinenza del gruppo di 1,33 miliardi di euro (+8,8%).
Il gruppo ha mantenuto livelli di redditività operativa misurata attraverso l’operating Roe annualizzato pari al 12,5%, grazie all’impatto delle operazioni di dismissione. L’operating Roe medio del periodo 2015-primo semestre 2018 si è attestato al 13,4% (obiettivo del piano >13%). In termini di volumi, i premi complessivi del gruppo sono stati pari a 35,1 miliardi di euro (+6,5%).
VITA – Il vita è cresciuto dell’8,6% a 24,08 miliardi di euro, principalmente grazie allo sviluppo dei prodotti risparmio (+9,1%), in particolare in Italia a seguito delle azioni sul portafoglio esistente che hanno portato al rinnovo di polizze collettive per un ammontare di circa 1,2 miliardi di euro. Positivo anche l’andamento delle linee puro rischio e malattia (+12,3%) osservato nella quasi totalità dei paesi di operatività del gruppo, e dei prodotti unit-linked (+4,3%), soprattutto in Francia.
Con riferimento ai principali paesi di operatività del gruppo, l’Italia ha registrato una crescita (+9,3%) trainata dai prodotti risparmio (+13,2%) che ha riflesso le azioni volte al rinnovo di importanti polizze collettive. In Francia, la crescita è stata dell’8,3%, grazie alla performance nelle unit-linked (+20,1%) e, in misura inferiore, ai prodotti risparmio (+4,8%). Positivo l’andamento anche in Germania (+5,3%), grazie alle polizze puro rischio e malattia (+11,2%) e ai prodotti unit-linked (+4%).
La raccolta netta vita di gruppo (differenza tra i premi incassati e le uscite per pagamenti e riscatti), pari a 5,7 miliardi di euro, si mantiene sugli stessi livelli dello scorso anno (-0,2%). Le riserve tecniche vita (escludendo le passività differite verso gli assicurati) sono ammontate a 341.970 milioni di euro. L’aumento a perimetro omogeneo si è attestato a 1,8%; in particolare, le riserve unit-linked sono cresciute del 2,2%.
La nuova produzione in termini di Pvnpb (valore attuale dei premi futuri di nuova produzione) si è attestata a 21,43 miliardi di euro (-3,9%). A livello di linee di business si è registrato un calo nella nuova produzione dei prodotti risparmio (-7,1%), dovuto alla contrazione in Italia (-7,4%), Germania (-25,2%) e Spagna (-35,6%); una diminuzione è registrata anche nei prodotti di puro rischio e malattia (-2,8%) per il calo di Germania (-12,9%) e Francia (-15%). I premi relativi ai prodotti unit-linked sono rimasti pressoché stabili (+0,1%). Il valore della nuova produzione (Nbv) è risultato in aumento del 3,6% rispetto ai primi sei mesi del 2017 e si è attestato a 965 milioni di euro.
La redditività sul Pvnpb si è attestata al 4,50% (4,11% nel primo semestre 2017), con un incremento a perimetro omogeneo di 0,33 p.p. dovuto al miglior mix produttivo, al ribilanciamento dell’offerta con conseguente ricalibrazione delle garanzie finanziarie e al miglioramento del contesto finanziario rispetto ai primi sei mesi del 2017. Il risultato operativo del segmento vita si è attestato a 1,55 miliardi di euro (+2,9%).
DANNI – Nei danni, i premi raccolti sono aumentati del 2,1% a 11 miliardi di euro. Il settore auto è cresciuto del 2,3%, in particolare nei Paesi dell’Europa centro – orientale (+6,1%, grazie alle politiche tariffarie in Repubblica Ceca e all’aumento delle vendite di auto in Ungheria), in Francia (+2,1%, soprattutto per effetto delle politiche tariffarie applicate) e in Austria (+2,8%). In calo del 4,1% l’Italia a seguito delle politiche di sostegno della redditività (in rallentamento il calo del premio medio con una contrazione del portafoglio anche per azioni mirate di pulizia).
Positivo anche il non auto, aumentato dell’1,7% con andamenti diversificati nei vari paesi di operatività del gruppo. I Paesi dell’Europa centro-orientale hanno evidenziato una crescita del 4,3% prevalentemente nel business abitazione, Europe Assistance del 15,6% grazie allo sviluppo dell’assicurazione viaggi e assistenza auto nei mercati maturi, e la Francia del 2,7% grazie alle politiche tariffarie e alle iniziative commerciali. Il calo del 2,7% in Italia è dovuto alla flessione delle linee global corporate & commercial a seguito delle «azioni sviluppate per la ricerca della profittabilità».
Il risultato operativo si è attestato a 1,10 miliardi di euro (+3,8%). Lo sviluppo del risultato tecnico è dovuto al miglioramento del CoR, nonostante sul semestre abbiano pesato maggiori sinistri catastrofali per 46 milioni di euro. Sostanzialmente stabile il contributo del risultato finanziario.
Il combined ratio si è attestato al 92% (-0,8 p.p.). Sul semestre hanno complessivamente pesato eventi catastrofali per circa 139 milioni di euro che hanno colpito principalmente Germania e Francia, nonché l’attività riassicurativa della Holding, per un impatto di 1,4 p.p. sul CoR (0,9 p.p. nel primo semestre dello scorso anno). La sinistralità corrente non catastrofale è migliorata di 0,9 p.p., per effetto dell’evoluzione osservata nel settore auto. È migliorato anche il combined ratio dell’Italia a 90,1% (-0,4 p.p.) grazie alla quasi assenza di sinistri catastrofali che lo scorso anno avevano pesato per 2 p.p..
HOLDING E ALTRE ATTIVITA’ (questo segmento include le attività esercitate dalle società del gruppo nel settore dei promotori finanziari e del risparmio gestito, i costi sostenuti nell’attività di direzione e coordinamento e di finanziamento del business, nonché ulteriori attività che il gruppo considera accessorie rispetto alle attività core assicurative) – Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività si è attestato a 74 milioni di euro, grazie allo sviluppo del risultato operativo del segmento finanziario a seguito del favorevole sviluppo delle attività di investments, asset & wealth management. I costi netti operativi di holding sono ammontati a -233 milioni di euro.
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA DI GRUPPO – Il patrimonio netto di gruppo si è attestato a 23,62 miliardi di euro (-5,8% rispetto al 31 dicembre 2017. La variazione «è ascrivibile al risultato del periodo di pertinenza del gruppo, pari a 1,33 miliardi di euro, compensato sia dall’erogazione del dividendo per complessivi 1,33 miliardi di euro, sia dalla riduzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per 1,34 miliardi di euro, derivante dall’andamento dei titoli obbligazionari a seguito dell’ampliamento degli spread nella prima parte dell’anno».
Gli asset under management di parti terze hanno registrato un aumento del 4,9%, principalmente grazie alla performance in Cina e di Banca Generali. Il Preliminary Regulatory Solvency Ratio si è attestato a 201%, mentre l’Economic Solvency Ratio al 221%. (fs)
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