mercoledì 03 Dicembre 2025

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GRUPPO GENERALI E L’ESERCIZIO 2021: PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO IL RISULTATO OPERATIVO E’ DA RECORD

Ha toccato quota 5,9 miliardi di euro (+12,4%) grazie al positivo sviluppo di tutti i segmenti di business. I premi lordi crescono del 6,4%: vita a +6%, danni a +7%. Utile netto a +63,3%.  

Il Gruppo Generali ha chiuso il 2021 con un risultato operativo che si è confermato, per il terzo anno consecutivo, il migliore di sempre, raggiungendo 5.9 miliardi di euro (+12,4% rispetto a fine 2020).

Il risultato non operativo di gruppo si è attestato a -1.306 milioni di euro (-1.848 milioni di euro a fine 2020). In riduzione le svalutazioni su investimenti classificati come disponibili per la vendita, principalmente nella componente azionaria, che si sono attestate a -251 milioni di euro (-530 milioni di euro a fine 2020). I profitti netti di realizzo hanno raggiunto i 368 milioni di euro (32 milioni di euro a fine 2020), concentrati nel comparto immobiliare. Il risultato non operativo ha risentito inoltre del risultato positivo complessivo derivante dall’operazione di acquisizione del controllo del gruppo Cattolica per 198 milioni di euro e dei relativi costi straordinari legati all’integrazione per 212 milioni di euro.

L’utile netto è cresciuto del 63,3% a 2,8 miliardi di euro, mentre quello netto normalizzato, che non comprende 52 milioni di euro relativi all’operazione di acquisizione del controllo e dei costi straordinari legati all’integrazione del gruppo Cattolica, si è attestato a 2,79 miliardi di euro (+45,1%).

I premi lordi del Gruppo Generali sono ammontati a 75,8 miliardi di euro (+6,4%). Gli asset under management complessivi del gruppo sono risultati pari a 710 miliardi di euro (+8,4%).

Il patrimonio netto del Gruppo si è attestato a 29,3 miliardi di euro  (-2,4%). Il RoE ha toccato il 12,1% (+4,4 punti percentuali). Solvency Ratio a 227%, in crescita rispetto alla posizione del 2020 (224%) grazie al contributo positivo della generazione normalizzata di capitale e all’andamento dei mercati finanziari, che ha compensato gli impatti negativi derivanti dai cambi regolamentari, dalle operazioni di M&A e dall’accantonamento del dividendo del periodo.

Il dividendo per azione che sarà proposto alla prossima assemblea degli azionisti è pari a 1,07 euro, sarà pagabile a partire dal 25 maggio 2022 e le azioni saranno negoziate prive del diritto al dividendo a partire dal 23 maggio 2022, con data di legittimazione a percepire il dividendo il 24 maggio 2022. La proposta di dividendo comporta un’erogazione massima complessiva di 1,69 miliardi di euro.

VITA – I premi lordi sono aumentati a 51,6 miliardi di euro (+6%). Con riferimento alle linee di business, il comparto unit-linked è cresciuto del 19,8%, grazie alle performance in particolare in Francia, Germania e Italia. Le linee puro rischio e malattia hanno segnato un +6%,  con la crescita trainata in particolare in Asia, Italia e Aceer. La raccolta netta vita è cresciuta a 12,7 miliardi di euro (+4,4%). In termini di business mix, la raccolta netta è interamente ascrivibile alle linee unit-linked e puro rischio e malattia. La componente risparmio ha evidenziato infatti un saldo negativo derivante dalla contrazione concentrata principalmente in Italia, per effetto dei minori premi e maggiori riscatti, in coerenza con la scelta strategica del gruppo di riposizionamento del portafoglio. Le riserve tecniche vita sono aumentate a 424 miliardi di euro (+10,3%). La nuova produzione (espressa in termini di valore attuale dei premi futuri – Pvnbp) è ammontata a 51,2 miliardi di euro (+8,6%). Il new business margin ha raggiunto il 4,52% (+0,57 punti percentuali). Il valore della nuova produzione (NBbv) è risultato in aumento a 2,3 miliardi di euro (+24,2%).

Il risultato operativo del segmento è cresciuto del 7,2% a 2,8 miliardi di euro. Il Gruppo Generali stima che nel 2021 il margine tecnico abbia risentito di -119 milioni di euro derivanti dagli effetti della pandemia Covid-19, in particolare per maggiori sinistri nelle linee puro rischio e malattia, principalmente in capogruppo, Francia e Americas e Sud Europa. Gli effetti stimati per l’anno 2020 sono pari a -63 milioni di euro.

DANNI – I premi lordi sono aumentati a 24,1 miliardi di euro (+7%). La linea auto (8,6 miliardi di euro) è cresciuta del 4,9%, in particolare in Aceer, Argentina, Francia e Italia. In miglioramento anche la linea non auto (+7,5%, 14,4 miliardi di euro), che ha mostrato una crescita in particolare in Italia, Francia e Aceer. Il risultato operativo del segmento è aumentato del 7,9%, ammontando a 2,6 miliardi di euro. Il combined ratio è stato pari a 90,8% (+1,7 punti percentuali). L’impatto derivante dai sinistri catastrofali, tra cui le tempeste che hanno colpito la Spagna a gennaio e l’Europa continentale in estate, nonché le inondazioni che a luglio hanno colpito prevalentemente la Germania, è stato contenuto a 2,2% grazie all’attivazione delle coperture riassicurative in aggregato annuo. In calo l’impatto dei grandi sinistri man-made (-0,2 punti percentuali). Stabile il risultato delle generazioni precedenti a -3,7%. L’expense ratio è rimasto stabile a 28,2%. Il Gruppo Generali stima che il combined ratio di gruppo rideterminato senza l’effetto Covid-19 sarebbe stato pari a 92,3%.

ASSET MANAGEMENT – Il risultato operativo del segmento si è attestato a 672 milioni di euro (+22,9%). L’andamento deriva in parte da maggiori ricavi operativi, che sono ammontati a 1,1 miliardi di euro (+14,3%). Le commissioni di performance sono diminuite a 57 milioni di euro (122 milioni di euro a fine 2020). In aumento i costi operativi (+3,8%), pari a 464 milioni di euro, determinati principalmente dagli investimenti necessari per rafforzare la macchina operativa. Il cost/income ratio, che è calcolato come incidenza dei costi operativi sui ricavi operativi, si è ridotto di 4 punti percentuali al 41% (45% a fine 2020).

Il valore complessivo degli asset under management gestiti dal segmento è stato pari a 575,3 miliardi di euro (+2,5%). Gli asset under management di parti terze sono passati da 104 miliardi di euro a fine 2020 a 112,9 miliardi di euro a fine 2021, grazie alla raccolta netta di 8,5 miliardi di euro. Il contributo dei clienti esterni è stato pari al 30% del totale dei ricavi, stabile rispetto all’anno precedente. Il risultato netto del segmento asset management si è attestato a 504 milioni di euro (+30,4%).

HOLDING E ALTRE ATTIVITA’ – Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività ha segnato una crescita a 561 milioni di euro (130 milioni di euro a fine 2020). I costi operativi di Holding sono ammontati a -516 milioni di euro (-528 milioni di euro a fine 2020). (fs)

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