domenica 14 Settembre 2025

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GRUPPO CATTOLICA ASSICURAZIONI: I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2020

Il risultato operativo è cresciuto del 37,5%. In calo la raccolta premi: -17,3% (danni a -2,6%, vita a -24%). Migliora il combined ratio.

Cattolica Assicurazioni ha registrato al 30 settembre 2020 una raccolta premi complessiva del lavoro diretto e indiretto danni e vita a 4,1 miliardi di euro, in calo del 17,3% «prevalentemente a seguito del periodo di lockdown», ha precisato il gruppo veronese. L’utile adjusted è stato pari a 116 milioni di euro, in crescita del 21% nonostante diverse svalutazioni su investimenti immobiliari (-14 milioni di euro), partecipazioni (-5 milioni di euro) e azioni e fondi Afs (-7 milioni di euro). L’utile netto di gruppo è stato pari a 42 milioni di euro (-50,5%) soprattutto a causa dell’impairment sul goodwill rilevato nel primo semestre (-61 milioni di euro).

DANNI – Nel business danni diretto la flessione è stata del 2,6% a 1,4 miliardi di euro. Al risultato ha contribuito per 726 milioni di euro il segmento non auto, la cui raccolta è allineata allo scorso esercizio (+0,2%). I premi del segmento auto si sono attestati a 757 milioni di euro, in calo del 5,1% principalmente a causa della flessione della raccolta avvenuta nella fase di lock down e dell’effetto delle iniziative a favore degli assicurati, tra cui il voucher. Il portafoglio polizze Rc auto è risultato in calo di circa 82.000 pezzi nei primi nove mesi del 2020, riduzione avvenuta prevalentemente nei primi quattro mesi dell’anno.

Il combined ratio è passato da 95,1% a 90% soprattutto grazie al calo della frequenza legato alla minore circolazione veicolare e nonostante gli accantonamenti effettuati per far fronte al voucher per i clienti auto e agli eventi atmosferici che hanno inciso per 7,1%. Il claims ratio del lavoro conservato (che include l’ammontare dei sinistri legati al Covid-19 denunciati, soprattutto legati a business interruption e ad altre perdite pecuniarie) è risultato in calo al 56,1% (-9 punti percentuali), mentre l’expense ratio si è attestato al 29,1%, in aumento di 0,3 punti percentuali.

VITA – Nel segmento vita la raccolta del lavoro diretto è risultata in calo del 24% a 2,6 miliardi di euro, anche per effetto della decrescita durante il periodo del lock down. Le unit-linked hanno mostrato un’incidenza del 24,4% sul totale della raccolta, quasi in linea con lo scorso esercizio. Le nuove emissioni di polizze vita rivalutabili con tassi garantiti pari a zero hanno favorito un progressivo ulteriore ribasso del minimo garantito medio dello stock di riserve del gruppo, che si è attestato a 0,51%.

GESTIONE FINANZIARIA E SITUAZIONE PATRIMONIALE – Il risultato degli investimenti è stato pari a 374 milioni di euro (425 milioni di euro al 30 settembre 2019). Gli investimenti sono ammontati a 32,6 miliardi di euro. Le riserve tecniche lorde dei rami danni sono risultate pari a 3,5 miliardi di euro, mentre quelle dei rami vita, comprese le passività finanziarie da contratti di investimento, si sono attestate a 27 miliardi di euro.

Il patrimonio netto consolidato è stato pari a quasi 2,4 miliardi di euro, sostanzialmente allineato al valore del 31 dicembre 2019 (2,3 miliardi di euro). L’indice Solvency II del gruppo è stato pari a 161%; il ratio è risultato in recupero rispetto al livello del trimestre precedente (141%) prevalentemente grazie al restringimento dello spread sui titoli italiani. Il ratio non include l’effetto dell’aumento di capitale riservato di 300 milioni di euro eseguito da parte di Assicurazioni Generali il 23 ottobre scorso. In base a una stima, calcolata al 31 ottobre, l’indice Solvency II del gruppo sarebbe stato pari a circa 205%. (fs)

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